Anche il presidente della Frattese calcio,Antonio Nuzzo che milita in serie D, e quello del settore giovanile della Juve Stabia, Andrea De Lucia, sono stati arrestati nell’ambito dell’inchiesta su appalti e mazzette al comune di San Felice a Cancello e che ha portato all’emissione di 21 ordinanze di custodia cautelare tra arresti in carcere e domiciliari e altri 12 indagati a piede libero. Il primo è agli arresti domiciliari mentre De Lucia è finito in carcere
Leggendo la nota della Procura di Santa Maria Capua Vetere relativa all’inchiesta dei militari di Maddaloni, si evince l’illecito compiuto dal presidente neorstellato Antonio Nuzzo e del “sistema di mazzette” implementato dal sindaco del paese casertano. “Pasquale De Lucia fece approvare dalla Giun- ta Comunale la delibera con cui si assegnava alla società sportiva calcistica Virtus Sceira- no il contributo di oltre 15mila euro, nonché l’esonero dal pagamento del canone di locazione di oltre 8mila euro, per il campo sportivo di San Marco Trotti denominato “Stadio Cav. Pasquale De Lucia” da parte dalla società sportiva Virtus Carano che si impegnava ad eseguire opere di adeguamento e ristrutturazione, mai iniziate, ricevendo per sé e per altri da parte di Antonio Nuzzo, Consigliere Comunale di Maggioranza, Presidente di fatto e della società sportiva calcistica Virtus Scarano, la somma di 2.500 euro a mezzo bonifico bancario intestato a Campnia Futura di cui De Lucia era presidente e delegato alla movimentazione”. Proprio questo episodio, secondo la Procura è la rappresentazione “emblematica della concezione privatistica del pubblico servizio” ma non solo, emblematica è anche la vicenda che coinvolge il patron delle giovanili della Juve Stabia è in cui “il medesimo De Lucia si faceva consegnare da Andrea De Lucia, sotto forma del pagamento della rata mensile, per la locazione della sede ospitante la fondazione Campania Futura, in cambio della erogazione alla società sportiva calcistica Stella azzurra Feliciana di un sostanzioso contributo in denaro a carico del Comune. E Pasquale De Lucia, quale sindaco, si faceva consegnare dallo stesso Andrea De Lucia la somma di mille euro, in cambio dell’impegno a rivolgersi ad un sottosegretario di Stato, per fargli ottenere la utilizzazione di depositi dell’ex Esercito italiano”. Dunque il quadro di corruzione che viene delineandosi è quello di pubblici ufficiali che piegano e vendono la propria funzione in cambio di denaro e generalmente di altre utilità. Per quanto riguarda la posizione del dirigente casertano della Juve Stabia finito in carcere c’è anche dell’altro. Sempre nella nota della Procura si chiarisce meglio la sua situazione: “Andrea De Lucia ha erogato diverse somme di denaro e altre indebite utilità al sindaco Pasquale De Lucia, ottenendo in cambio il rilascio di illegittimi permessi a costruire un complesso residenziale nella frazione Polvica. Ancora una volta l’indagine ha dimostrato come il sin-daco ha piegato la funzione elettiva ricoperta per il perseguimento di interessi privati, propri e di quelli del corruttore, non esitando a coinvolgere nella vicenda il responsabile dell’Utc Felice Auriemma, incaricato della predisposizione di atti amministrativi di favore per Andrea De Lucia”.
LE REAZIONI IN CASA JUVE STABIA.L’arresto del presidente del settore giovanile Andrea De Lucia turba la Juve Stabia a due giorni dal match di Lega Pro con la Vibonese. Il proprietario della della DL Group, che nel corso dell’estate aveva rinnovato la sua partnership con il vivaio delle vespe per i prossimi cinque anni, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Maddaloni insieme ad altri imprenditori con l’accusa di concussione.Il responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi, ha affidato ad un breve comunicato il proprio pensiero a cui si è unito anche il patron Manniello “Certi che il decorso della magistratura darà esito favorevole alla vicenda che ha colpito il presidente del settore giovanile della Juve Stabia – si legge nella nota diramata dal club -, in quanto uomo, persona generosa e attenta al mondo giovanile, siamo fraternamente vicini a lui e alla sua famiglia: nelle persone del responsabile e del direttore del suddetto settore giovanile”. La speranza tra le fila gialloblù è che tutto si risolva per il meglio soprattutto per il bene di un vivaio già martoriato dall’assenza di impianti e dal totale disinteresse dell’amministrazione comunale.
LA NOTA DELLA FRATTESE. Intanto, dopo la notizia dei domiciliari ad Antonio Nuzzo è arrivata la nota della Frattese: “Appresa con grande stupore la notizia dell’indagine che ha portato all’adozione della misura cautelare degli arresti domiciliari uno dei Presidenti Antonio Nuzzo, i soci e i dirigenti della Frattese, nonché l’altro Presidente Raffaele Niutta, desiderano esprimere ad Antonio tutta la loro solidarietà per una vicenda che, senza dubbio, lo vedrà estraneo ai fatti contestati.Un imprenditore passionale, sano portatore dei valori di lealtà sportiva e di correttezza che tanto ha fatto e sta facendo per la Frattese Calcio”, questo è Antonio Nuzzo visto dai soci nerostellati.
Piena ed incondizionata la fiducia nella giustizia. Non appena verrà fatta chiarezza e sarà dimostrata la totale estraneità di Antonio Nuzzo ai fatti contestati in questa fase ancora embrionale dell’inchiesta, i soci saranno fieri di poter riabbracciare un amico e di festeggiare con lui più di prima ogni gol allo “Ianniello” dell’amata Frattese.
Il Presidente Raffaele Niutta e tutti i soci della Frattese
((nella foto Andrea De Lucia e Antonio Nuzzo)