Torre del Greco, il pentito Marco Palomba voleva uccidere il boss Maurizio Garofalo

Grazie alle numerosissime conversazioni intercettate dai carabinieri si  si è potuto comprendere come la associazione destinata al narco traffico riconducibile Maurizio Garofalo “The king of Narcos” avesse una chiara impostazione familiare. Ci sono due pentiti in maniera particolare che hanno raccontato agli investigatori come si muoveva la famiglia di Garofalo nell’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti. Marco Palomba e Barbara Pompeo. Quest’ultima nel verbale rilasciato davanti alla Dda ha spiegato anche che  Maurizio Garofalo ha rischiato di essere ucciso e con lui anche il pentito Marco Palomba perché entrambi avevano dei debiti di droga con i clan di Torre Annunziata. Anzi in un primo momento era stato proprio Marco Palomba a chiedere ai torresi di uccidere Maurizio Garofalo. Ecco il verbale della pentita Barbara Pompeo datato 6 maggio 2013:

“Il giorno in cui hanno arrestato a mio fratello Nello il pomeriggjo io e mio cognato avevarm bisogno di prendere cocaina e sccome mio cognatomi diceva che a Torre del Greco il “sistema” era Maurizio il Pulliere e comandava lui ci recammo casa sua chiedendogli della cocaina, il predetto ci disse che ce l ‘avrebbe data nel pomeriggio. Infatti nel pomeriggio venne tale Ciro, un ragazzo drogato che sta sulle palazzine, che ci disse che potevamo andare da Maurizio. Andammo da Maurizio ma il figlio disse che era andato fare il gjro, non ro cosa volesrs dire, indicandoci come luogo ove potevamo trovarlo a casa di Palomba Marco, e nel percorrere la strada lo incontrammo a piedi e ci disrs che aveva appena confezionato la cocaina da Marco Palomba ove potevamo andare a prenderla. Infatti io e Mimmo mio cognato andammo da Marco che ci disse di andarla a prendere a casa di Franco Cimmino, che lavora con Marco Palomba, infatti andammo li e Franco Cimmino ci diede il quantitativo che chiedemmo cioè 20 grammi di cocaina non confezionata Maurizio ci aveva detto che ci aveva dato la cocaina a cinquanta euro al grammo. In realtà l ‘ho pagato solo in parte perché era tagliata male, ho dato una volta 100 euro a Ciro e un ‘altra volta 150 a Franco Cimmino, inoltre a Franco ho dato anche un panetto  di fumo. I soldi li hanno portatia Maurizio e a Marco che all’epoca lavoravano insieme anche se  tra di loro vi erano dei contrasti. In questo stesso periodo Gallo Ciro venne a casa mia, dicendomi che stava collaborando con la giustizia ma che a noi non ci aveva accusati, e Marco Palomba gli aveva chiesto di uccidere al Pulliere, mi disse anche che Marco Palomba aveva comprato del fumo a Torre Annunziata e non l’aveva pagata e quindi lo volevano uccidere … omissis .. Dopo l’episodio dei venti grammi Maurizio ‘0 Pulliere mandò a casa nostra il nipote Raffaele il figlo di Gaetano Mulignana dicendomi che Maurizio mi voleva parlare. Raffaele mi accompagnò lui stesso presso l’abitazione del Pulliere nel vicolo delle pezzentele a casa vi erano Maurizio. la moglie e il figlio minore, Magliulo Raffaele e la suocera. Maurizio mi disse che non voleva andare a comprare la droga a Torre Annunziata ne a Portici perché aveva dei debiti e quindi mi chiese di comprare per lui la cocaina. Mi disse che il fumo non bastava per mantenere i carcerati, che comrava a Marano e gli dissi che mi sarei interessata. Il giorno dopo vennero a casa mia Maurizio e Raffaele Mulignana chiedendomi nuovamente se gli volevo fare il piacere e siccome io acconsentii, dopo poche ore Raffaele mi portò 1000 euro, io andai con mi cognato Domenico Vitiello a Torre Annunziata, era più o meno il periodo della festa del papà sono andata a Torre Annunziata da Gigino,  fratello d Tittone persone conosciute da mio fratello e mio cognato, Ero già stata dalle stesse persone con Tore Sciordino ad acquistare cocaina ma il carico lo portò Domenico Vitiello. Comprammo per conto di Maurizio il Pulliere 25 grammi d cocaina pagandola a a 48 euro a grammo e altri 25 grammi li presi per me. La consegna a Maurizio la fece mio cognato Mimmo. E’stata questa l’unica volta che ho comprato droga per conto di Maurizio il Pulliere ma so che ha continuato a venderla perché me lo dicevano le persone che venivano ad acquistare anche da me. Maurizio ‘O Pulliere vendeva in quel periodo anche erba, si occupava di vendere il fumo per suo conto Giovanni ‘A Purchiaca, sono in grado di riferire in merito a tute le persone che vendevano droga per conto mio e di mio fratello Nello”.

Questo invece è quanto dichiarato a proposito del traffico di droga di Maurizio ‘o pulliere da parte del pentito Marco Palmba nel verbale del 18 giugno 2013:
.. omissis … “Per vicende di droga è in atto un contralo tra il gemello … omissis .. e Garofalo Maurizio detto ‘o pullier . .. omissis .. comprano droga non da Garofalo ma da … omissis … o da … omissis … che a sua volta lo prede da uno di Pompei … omissis … di cui vi darò indicazioni. Garofalo invece vuole che i predetti prendano la droga dal sistema che lui rappresenta, Garofalo infatti figura di spessore criminale acquista droga da Torre Annunziata, prima lo prendeva anche da … omissis … Maurizio ‘o pulliere so che custodisce le armi presso l’abitazione di Pauluccio mulignana, fratello di Gaetano a sua volta cognato di Maurizio: non è l ‘abitazione dove abita ma è quella dove abitava prima, vicino alla piazzetta detta
piccolina nel palazzo dove vi è il dentista, al primo piano so che era una casa vuota a sua disposizione. ADR: il predetto Maurizio ‘o Pulliere occulta droga sempre con l’aiuto del predetto Pauluccio, fanno tutto in famiglia, prima lo aiutava il figlio di Tonino Mulignana ora si è allontanato per paura… omissis …”


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