I pubblici ministeri della Dda di Napoli VinÂcenza Marra e Maurizio De Marco hanno firmato l’avviso di conclusione delÂle indagini per i 14 indagati (dodici arrestati e due latitanti) coinvolti nella maxi inchiesta sul traffico di droga gestita dagli “scissionisti” degli Amato-Pagano portata a termine lo scorso gennaio. Quella fu la prima volta che venne fuori il nome di Raffaele Imperiale, lelluccio ‘o parente da Castellammare di Stabia, che era diventato nel corso degli ultimi anni il più potente narcotrafficante d’Europa. E nelle ultime settimane salito agli onori della cronaca dalla sua latitanza dorata dagli Emirati Arabi come l’uomo dei Van Gogh. Imperiale grazie ai suoi due soci ed esperti broker e informatici Mario Cerrone da Fuorigrotta e l’altro stabiese Geatano Schettino, anch’egli latitante nei Paesi Arabi, faceva arrivare sulle piazze della Campania fiumi di droga. In particolare i suoi legami erano stati stabiliti durante la prima faida di Scampia con gli “Scissionisti” degli Amato -Pagano. E seguendo appunto “gli “spagnoli” che nel frattempo hanno stabilito il loro quartier generale a Melito che la polizia e la guardia di finanza scoprì i canali della droga da Spagna e Olanda verso Napoli e verso gli Amato-Pagano. A fine gannaio scattò il blitz. In quella occasione furono arrestati il broker Mario Cerrone di Fuorigrotta (oggi collaborante), Carmine Pagano, classe 1991, nipote del boss Cesare Pagano, Carlo Musto, 27enne di Napoli, Vincenzo Scarpa, 51enne di Torre Annunziata conosciuto come ‘o dottore altro narcos con legami in Soagna e figlio del defunto boss oplontino, Natale Scarpa, zi’ natalino, Gennaro Cerrone, 44enne di Napoli, Mario Iorio, 35enne di Napoli, Vincenzo Iorio, 27enne di Napoli, David Charles Mirone, 44enne di Roma, Vincenzo Aprea, 48enne di Napoli e Carmine Amato, 35enne napoletano, Vincenzo Aprea, 48enne di Napoli e Carmine Amato, 35enne napoletano.Qualche settimana dopo fu arrestato a Dubai, Gaetano Schettino, proveniente da Teiran, in quell’occasione si pensa sfuggì per l’ennesima volta alla cattura Raffaele Imperiale. Ma la detenzione di Schettino durò poco più di un mese perchè per intoppi burocratici internazionali nel passaggio degli incartamenti dall’Italia agli Emirati Arabi erano scaduti i termini di custodia e da allora anche il broker stabiese è uccel di bosco come il suo socio. Il resto è storia recente con le dichiarazioni di Mario Cerrone e il ritrovamento a casa dei genitori di Imperiale a Castellammare di Stabia dei due quadri di Van Gogh rubati dal museo di Amsterdam. Poi la lettera scritta dallo stesso lelluccio ‘o parente alla Dda in cui dichiara la propria disponibilità a farsi processare nominando i suoi avvocati. E ora l’accelerata della Dda di Napoli con la chiusura indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio per i 14 coinvolti nell’inchiesta. Agli atti dell’indagine ci sono i racÂconti di numerosi pentiti a cominciare da quel Carmine Cerrato ‘Takendò’ che è il cognato del boss Cesare Pagano, e poi Biagio Esposito, Carmine Cerrato ‘a recchia, Giovanni Illiano, Luigi Secondo, Alfredo Leonardi e i figli Antonio e Giovanni, Alessandro MonÂtella, Luigi Nappa, Luigi Pesce, Maurizio Prestieri e Pasquale Riccio. Le loro dichiarazioni serviranno alla Dda a far reggere l’impianto accusatorio.