Due giorni dopo una morte di malasanità nell’ospedale di Castellamamre eccone un altro. Questa volta in quello di Nola. Un padre di 40 anni va in ospedale a Nola con dolori al petto, gli diagnosticano una bronchite ma lui ha un infarto e muore. La vittima di chiamava Marcelliano Morisco. E ora la famiglia chiede giustizia. Si sono rivolti ai carabinieri presentando una denuncia con la conseguenza del sequestro delle cartelle cliniche e della salma su disposizione del magistrato per effettuare l’autopsia. Come racconta Il Mattino l’odissea di Marcelliano Morisco è cominciata il 5 ottobre. Mercoledì mattina l’uomo accusa un forte dolore al petto e decide di raggiungere il pronto soccorso dell’ospedale cittadino. E’ sofferente, quella fitta gli toglie il respiro e ai medici in servizio al presidio di emergenza racconta i sintomi che lo preoccupano. Sono le 10,54. Le condizioni di Marcelliano Morisco non sembrano preoccupare i camici bianchi che dimettono l’uomo con la diagnosi di sospetta bronchite. Passano le ore ma il dolore no. Alle 17 l’uomo sempre più sofferente torna al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Pietà. “Aiutatemi – dice – non ce la faccio più”. La via crucis continua ma questa volta i medici in servizio al presidio di emergenza chiedono una consulenza cardiologica ai colleghi che, dopo una serie di accertamenti, si pronunciano: è infarto. Marcelliano viene ricoverato e trascorre la notte in corsia. Il giorno dopo, di primo mattino, viene sottoposto a una coronarografia. L’esame diagnostico rivela un problema: il paziente è affetto da una grave anomalia all’arteria coronarica discendente. Per i medici dovrà essere sottoposto a un intervento di by pass. Per effettuare l’operazione viene disposto il trasferimento di Morisco all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Intanto arriva qualche complicazione clinica che convince i medici a ridurre i tempi del tragitto verso il nosocomio salernitano. I camici bianchi decidono di allertare l’eliambulanza la cui base si trova al Cis di Nola. Alle 13.35 comincia la corsa dell’ambulanza che con un rianimatore e due infermieri a bordo comincia la corsa verso il distretto commerciale. Cinque minuti dopo il tragico epilogo: Marcello spira nel mezzo di soccorso che lo sta accompagnando all’elicottero. Il cuore si ferma per sempre. Non c’è più nulla da fare. La famiglia è distrutta ma l’incredulità e la rabbia prende il posto del dolore e scattano le denunce. «Lo avete ammazzato», gridano i familiari che si recano dai carabinieri di Nola e tra le lacrime raccontano l’accaduto. Viene avvertito il pm di turno della Procura di Nola che dispone il sequestro della salma e della cartella clinica. Al nosocomio arrivano i militari e la situazione si fa incandescente. Ora sarà l’autopsia e la conseguente indagine a chiare le cause dell’ennesima morte assurda in un ospedale napoletano.
(nella foto l’ospedale di Nola e nel riquadro la vittima Marcelliano Morisco)