Una lettera aperta al Papa e alle istituzioni per denunciare lo “scempio” in atto al Parco Verde di Caivano dove è emerso un nuovo presunto caso di abusi sessuali ai danni di una bimba di 4 anni, che si aggiunge ai numerosi episodi di pedofilia accertati, come quello che ha riguardato la piccola Fortuna Loffredo, vittima di abusi e uccisa a sei anni dopo un volo dalla terrazza dello stabile in cui risiedeva con la madre. A firmare la lettera-appello è Angelo Pisani, legale del papà di Fortuna, che più volte in passato ha denunciato gli orrori del Parco. “Noi che abbiamo visto con i nostri occhi gli orrori inflitti alle tante creature innocenti di Caivano, abusate, massacrate, sventrate dietro il vergognoso muro di omertà eretto dai familiari e conoscenti, vi chiediamo in ginocchio di intervenire per fermare questo scempio che è tuttora in atto e continua a mietere vittime nella più totale assenza dello Stato”: comincia così la lettera indirizzata ai vertici istituzionali, “dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Premier Matteo Renzi, fino a tutti i ministri e parlamentari”, da cui “pretendiamo risposte ed interventi urgenti”; ma soprattutto a Papa Francesco. “Sua Santità – scrive Pisani – sarà idealmente al nostro fianco, e potrà smuovere le coscienze di chi ha la responsabilità di tutelare il futuro”. “Che italiani saranno domani se riusciranno a sopravvivere agli abusi?” si chiede Pisani. “La nostra – spiega – non è retorica: è orrore, è emergenza, è il dovere di andare fino in fondo e di smuovere la politica indifferente e la parte del Paese sorda e lontana da qui”.