Raffaele Cutolo, l’ex fondatore della Nco, da 45 anni interrotti al carcere duro e detenuto in isolamento nel carcere di Parma è stato ascoltato dal pm della DDa di Napoli Ida Teresi, che sta coordinando le indagini sul caso Scotti e sui fascicoli che potrebbero essere aperti sulla scorta delle sue dichiarazioni. Un paio di ore, un confronto con i pm napoletani ai quali il “professore” di Ottaviano non si è sottratto raccontando una verità , la sua  sulla famosa trattativa tra Stato, camorra e Br per la liberazione dell’ex assessore della Regione Campania, Ciro Cirillo.  Cutolo potrebbe aver confermato i contatti tra pezzi dello Stato (probabilmente soggetti legati ai Servizi), le visite ricevute in cella per fare in modo che venisse liberato Ciro Cirillo, da mesi nella morsa delle brigate rosse.
Negli anni si è scritto della famosa “trattativa” organizzata da personaggi politici della Dc della zona di Castellammare di Stabia e delle “visite” nel carcere di Ascoli Piceno da personaggi dei servizi segreti dell’area stabiese. il confronto tra il pm della DDa di Napoli e l’ex “professore” di Ottaviano rimane top secret. Troppo importanti, se ci sono state, le dichiarazioni che riguarderebbero persone insospettabili e altre defunte.Una cosa sembra essere certa la magistratura napoletana a vuole finalmente togliere il velo da una parte di quella che fu etichettata come “la notte della Prima Repubblica” con la trattativa tra servizi segreti deviati e camorra. E allora chi più di Pasquale Scotti e Raffaele Cutolo possono aiutare a fare finalmente luce su questo inquietante vicenda. Se nuove verità sono emerse lo si scoprirà nei prossimi mesi. Intanto Pasquale Scotti che ha vissuto per oltre 30 anni in Brasile nei panni di Francisco de Castro Visconti continua la nuova vita italiana da pentito con il suo vero nome raccontando agli investigatori uno spaccato di vita italiana fatta di malaffare, omicidi, estorsioni, riciclaggio e altro che per anni è rimasto senza spiegazioni.