Bob Dylan in Campania nel 2017, il promoter D’Alessandro ipoteca Pompei e il San Carlo di Napoli

Pompei. Non lo ha scomposto più di tanto l’assegnazione del Premio Nobel e continua il suo «neverending tour». Bob Dylan dieci anni dopo la sua esibizione ai Templi di Paestum potrebbe tornare in Campania. Ad annunciarlo, Mimmo D’Alessandro, il promoter di Somma Vesuviana che con il suo socio Adolfo Galli ha riaperto Pompei al rock con David Gilmour e Elton John, e ha infatti messo sul tappeto la disponibilità proprio dell’Anfiteatro romano di Pompei insieme a quella del San Carlo per un concerto del ‘marziano’ il 2 maggio prossimo. «Ho visto Dylan qualche settimana al Desert trip festival in California, è stato l’unico artista a non permettere che sul maxischermo venissero proiettate le immagini in diretta del concerto, ha incassato l’omaggio dei Rolling Stones che dividevano con lui il palco ma non si è fatto trovare in camerino nemmeno da Mick Jagger, che pure conosce bene da una vita – ha raccontato D’Alessandro – Troppi parlano di lui senza conoscerlo, è davvero un marziano, uno che ragiona solo con la sua testa, non conosce altra regola o convenienza. Quando l’allora presidente americano Barack Obama nel 2012 gli consegnò la Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile della nazione, lui si limitò a commentare con un grazie a mezza voce e una pacca sulla spalla al signore della Casa Bianca. Mi piacerebbe davvero portarlo in Campania, la data potrebbe essere il 2 maggio, il problema è che il San Carlo conta 1.300 posti, pochi rispetto a quelli dell’Auditorium di Roma (fino a 2.500 posti), il Carlo Felice di Genova (1.900), l’Opera di Firenze (1.900), tutto candidati ad ospitare l’uomo di All along the watchtower. Per reggere i costi bisognerebbe immaginare biglietti a 300 euro l’uno, oppure trovare la disponibilità delle istituzioni per trasformare la serata in un evento aperto anche a chi ha minori disponibilità economiche. Pompei ha una capienza ben maggiore, ma bisognerebbe rischiare l’open air, confidando nella clemenza del tempo”. Il progetto di D’Alessandro è già in campo e sicuramente ci sarà una tappa, nel 2017, in Italia. La Campania mette in campo due location mozzafiato, una Regione che lo ha visto sul palco già quattro volte a partire dallo storico concerto allo stadio Simonetta Lamberti di Cava de Tirreni, il 21 giugno del 1989, per finire il 17 luglio 2006 ai Templi di Paestum dove iniziò la magica serata con “Maggi’s farm”.


Articolo precedenteArrestato istruttore di nuoto di Sant’Antimo: abusava sessualmente di una sua atleta minorenne
Articolo successivoCamorra, omicidio del tatuatore innocente, il pg chiede l’ergastolo per Vincenzo Russo