Giornata negativa per le dirette inseguitrici della Juventus. La Roma viene sconfitta a Bergamo mentre il Milan non va oltre il pari nel derby con l’Inter. Risalgono Lazio e Napoli, entrambe vittoriose, cosi’ dietro l’imprendibile “lepre” bianconera ben 5 squadre sono racchiuse in soli 2 punti. Ne’ sono da escludere le risalite per un posto in Champions di Fiorentina (una gara in meno) e Inter, ora guidata da un tecnico di comprovata capacita’ come Stefano Pioli.
I bookmakers hanno praticamente archiviato la pratica scudetto assegnando quote irrisorie alla Juventus (tra l,14 e 1,65) e facendo salire irrimediabilmente tutte le quotazioni delle principali avversarie (la prima delle quali, la Roma e’ bancata tra 9 e 25). D’altra parte, gli uomini di Allegri viaggiano alla media di oltre 2,5 punti a partita con una proiezione finale di 96 punti. Roma e Milan hanno una media di “appena” 2 punti a gara, “solo” 76 potenziali a fine torneo.
La sensazione e’ che il campionato italiano sia “stretto” alla Juve, non sia “allenante” come sosteneva Fabio Capello. La dimensione bianconera e’ ormai quella europea dove pero’ le partite non sono cosi’ scontate come tra le mura domestiche.
Domani sera sara’ battaglia a Siviglia in un match che probabilmente designera’ la prima del girone.
Cosi’ in Italia, come ormai avviene spesso in Formula Uno dove le immagini televisive si fermano talvolta piu’ sulla lotta per il podio che sulla corsa di testa solitaria di Hamilton o Rosberg, ormai ci si dovra’ rassegnare ad “entusiasmarci” per la battaglia per il secondo e terzo posto, ossia per entrare nell’Europa che conta. Nessuna altra squadra, come la Juve, e’ programmata e organizzata per avvicinarsi a 90 punti, cosi’ secondo un costume del tutto italico non ci si prepara a competere con i bianconeri ma tutt’al piu’ a proiettarsi verso quegli 80 punti che potrebbero consentire l’accesso diretto in Champions. Inutile discutere sulla sconfitta della Roma, il pari del Milan, i passi falsi che hanno fatto o faranno Napoli, Lazio, Inter, Fiorentina. Ogni settimana, alternativamente, ci saranno critiche e rimpianti per tutti. La realta’ e’ che il livello delle “altre” e’ buono, almeno in Italia, ma lontano da quello della Juventus che in estate non ha fatto altro che il suo dovere: una eccellente campagna acquisti per competere “alla pari” con le grandi in Europa, ormai il suo “pianeta”.