Camorra, al ras Enrico Veneruso “Cipolla” incendiarono la casa nella faida tra gli Aprea e gli scissionisti di Ciro Celeste

Il vecchio ras di Barra, Enrico Veneruso  detto “Cipolla”, è un elemento di primo piano del clan del famigerato boss Giovanni Aprea “Pont ‘e curtiell”. Veneruso, arrestato ieri dalla squadra mobile insieme con  un giovane di soli 19 anni, Emanuele De Simone, per la richiesta di tangente a un cantiere edile, è stato coinvolto negli anni scorsi  in prima persona nella guerra tra il clan Aprea e gli “scissionisti” capeggiati da Ciro Celeste o’ doce. I due abitavano nello stesso palazzo e quest’ultimo fu sospettato dagli investigatori di avere avuto un ruolo nell’incendio dell’abitazione di “Cipolla”. Era stato un litigio dei due Celeste, come riporta Il Roma,  con altrettanti esponenti dell’”Alleanza di Secondigliano” a provocare la rottura con il gruppo con base a corso Sirena. Il pentito Giuseppe Manco ha riferito diverse vicende relative a quel periodo. “Pasquale Aprea invitò a casa sua Raffaele Guarino e Salvatore Petrone, proponendo loro l’omicidio dei Celeste. Poco dopo Guarino andò a riferire a Ciro Celeste del piano di Pasquale Aprea per toglierlo di mezzo. Fu così che si saldò l’alleanza tra i Celeste e i Guarino, che fu evidenziata con una sparatoria contro la casa di Lena Aprea e con l’incendio dell’abitazione di Enrico Veneruso”. Dopo quell’episodio Veneruso si trasferì altrove. “Cipolla” era “esperto” in richieste estorsive: L’ultimo suo arresto infatti risale al 2005 quando fu bloccato sempre dalla squadra mobile in compagnia di un cognato di Vincenzo Aprea (fratello del boss Giovanni “pont ‘e curtiell”). Gli investigatori li bloccarono all’interno di un piccolo cantiere edile, base per la ristrutturazione di un palazzo in via Villa Bisignano.


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