Camorra, arrestato custode giudiziario di beni dei Casalesi: tangente da 200mila euro per favorire un imprenditore

Da custode giudiziario di un  bene confiscato ai Casalesi si era fatto promettere una tangente da ben 200mila euro da un imprenditore per favorirlo nell’operazione di acquisto dell’ex zuccherificio Ipam di Pignataro Maggiore appartenuto all’imprenditore Dante Passarrelli, morto in circostanze misteriose nel 2004 e ritenuto legato alla cosca degli Schiavone. I carabinieri della compagnia di Maddaloni, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di Salvatore Ziccardi, 54 anni,  amministratore giudiziario di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ritenuto responsabile dei delitti di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità e turbata libertà degli incanti. L’indagine, condotta dal mese di novembre 2015 a maggio 2016, basata su dichiarazioni testimoniali, intercettazioni telefoniche ed acquisizioni documentali, ha consentito di delineare le condotte criminose contestate a Ziccardi, in qualità di amministratore giudiziario della Società Commerciale Europea s.p.a., sottoposta a sequestro preventivo dal Gip del Tribunale di Napoli.
In particolare, è stato accertato come Ziccardi, durante le fasi di procedura di gara relativa alla vendita dello stabilimento ex Ipam, abusando della sua qualità, abbiarivelato, all’imprenditore Di Nardi Alberto, titolare DHI s.p.a., notizie relative alle modalità di presentazione dell’offerta di un altro concorrente. Nardi gli aveva promesso il versamento di 200mila euro in cambio della buona riuscita dell’operazione di acquisto.


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