“La DDA sta cercando conferme sulle pesanti rivelazioni del pentito di camorra Pasquale Scotti che è stato estradato in Italia e che ha iniziato a parlare. La DDA ha ritenuto tali rivelazioni importanti a tal punto da andare in missione a Parma per fare visita allo storico capo della Nuova Camorra Organizzata, Raffaele Cutolo, da decenni al carcere duro, per trovare qualche riscontro a queste nuove dichiarazioni. Il risultato potrebbe essere una svolta decisiva nei rapporti tra camorra, servizi segreti deviati e politica”. A scriverlo su fb è il deputato M5S Riccardo Nuti, componente della Commissione parlamentare Antimafia. “Pasquale Scotti – ricorda Nuti – era evaso dall’ospedale civico di Caserta nel lontano 1984, forse anche grazie alla complicità delle istituzioni, in Brasile, dove ha potuto vivere nel completo anonimato, probabilmente protetto dai servizi segreti italiani. Almeno fino al maggio 2015, quando è stato trovato dalla Squadra mobile di Napoli a Recife, in Brasile, ed arrestato. Molto rapidamente, nell’ottobre 2015, le autorità giudiziarie brasiliane hanno dato il proprio nulla osta per l’estradizione di Scotti ma da quel momento le autorità italiane hanno tentennato e ritardato le procedure per completare l’iter dell’estradizione, rischiando di far decadere la procedura. Solo a seguito di una nostra interrogazione, nel marzo 2016 il governo ha finalmente preso in consegna Pasquale Scotti che nel luglio 2016 ha iniziato a collaborare con la giustizia. Se nei prossimi mesi queste rivelazioni trovassero conferma, potremmo fare luce su alcune pagine tra le più buie della storia della Repubblica, togliendo finalmente il velo su quelle commistioni tra pezzi deviati di Stato, criminalità organizzata e politica che per anni hanno condizionato il nostro Paese. Qualcuno forse trema”.
