Camorra, portava la droga a Roma: torna ai domiciliari a Piscinola uno dei trafficanti di droga del clan lo Russo

La cocaina dei “capitoni” correva veloce, e soprattutto in quantità industriali, lungo l’asse Miano-Roma (nel quartiere di Torbella Monaca) e Rieti. Un business milionario che nel marzo scorso la Procura della Capitale era riuscita a sgominare emettendo un’ordinanza di custodia cautelare che aveva portato in carcere 21 persone con l’operazione Bolero. Tra queste il ras Francesco Raffone , cognato dell’ex capoclan, ora pentito, Mario Lo Russo, e dopo qualche giorno di latitanza anche Antonio Milo, considerato dagli inquirenti il responsabile dell’organizzazione. Al suo fianco, nel ruolo di fornitore dei referenti nel Lazio, c’era poi Carmine Talotti, altro esponente di spicco del clan Lo Russo. Ieri mattina, come riporta Il Roma, Talotti è stato spedito ai domiciliari. Il suo legale,  Anna Salzano, in sede di appello, è infatti riuscita a convicere i giudice del Riesame della necessità di ridimensionare l’esigenza cautelare per il proprio assistito. E così è stato. Da ieri pomeriggio Talotti è tornato a Piscinola. Per tutti gli indagati ci sarà il mese prossimo il processo con il rito abbreviato.

 


Articolo precedenteAssolto il baby killer di Torre Annunziata assoldato dalla “mantide” di Pompei per uccidere il marito
Articolo successivoCamorra, il pentito: “L’Algida paga due volte all’anno la tangente al clan Mazzarella”