Gli investigatori stanno passando al setaccio ogni singolo frame delle immagini del sistema di videosorveglianza in funzione nel centro antico di Napoli per risalire agli autori dell’ultima stesa di camorra. Quella della notte tra sabato e domenica in via Pisanelli nel cuore dei Decumani. Nella strada, proprio vicino al posto dove sono stati trovati i bossoli, abita un anziano pregiudicato. E’ stato sentito dagli agenti e ha confermato che i colpi sono stati esplosi all’altezza della sua abitazione. Quella tra l’altro è considerata dagli investigatori una delle roccaforti del clan Sibillo. Non a caso lo scorso anno fu trovato un vero e proprio arsenale nascosto in un foro praticato nel muro perimetrale della Chiesa Santa Maria di Gerusalemme. In una busta in cellophane, avvolta in una asciugamano, era custodita una pistola marca Beretta, calibro 7,65, completa di due caricatori. In un caricatore erano inserite due cartucce, di cui una camerata e l’altra camiciata. In un’altra busta di cellophane, invece, avvolto in uno straccio, era custodito un Revolver di marca H e R. Arms co Worcester. Mass, completo di caricatore e 4 cartucce calibro 22. La spiegazione all’ennesima stesa si presta a molteplici chiavi di lettura tutte al vaglio degli investigatori. La polizia ha repertato sul selciato sei bossoli calibro 9×21 e inviati alla scientifica per le comparazioni balistiche. Si vuole capire se sono stati esplosi d auna pistola che si è già “esibita” in altre stese o in altri fatti delittuosi. Le immagini delle telecamere serviranno ad individuare quantomeno le targhe dei scooter che sono entrati in azione (erano almeno tre) due notti fa. E ieri è stata una giornata di psicosi delle stesa visto che ai centralini delle forze delle’ordine sono arivate almeno cinque chiamate che segnalavano sparatorie nel centro antico di Napoli ma la polizia in alcun caso ha trovato riscontri.