Una raccolta di fondi per Carla Caiazzo, la donna di 38 anni bruciata dal suo ex mentre era all’ottavo mese di gravidanza e l’idea di istituire un Fondo nazionale per le donne vittime di violenza al pari del Fondo vittime della strada. A Napoli, il Sindacato unitario dei giornalisti Campania, insieme all’Ordine dei Giornalisti della Campania lancia queste due proposte nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’occasione per affrontare il tema è stato l’incontro #Svergognati – Femminicidio e violenza sulle donne: tra comunicazione e informazione. “La nostra responsabilità è quella delle parole – ha affermato Claudio Silvestri, segretario del Sugc – Ciò che dobbiamo innescare è un meccanismo virtuoso nel quale cerchiamo di comunicare a chi le ascolta le parole giuste per capire quale è la strada. Come succede nelle famiglie, per l’educazione dei bambini”. “E’ fondamentale – ha aggiunto – eliminare dal nostro vocabolario le parole di violenza e discriminazione nei confronti delle donne”. “Uno dei nostri doveri è dare delle regole, attraverso le Carte deontologiche – ha sottolineato – e questo è il momento di parlare anche di donne e femminicidio”. Il presidente dell’Odg Campania, Ottavio Lucarelli, ha ricordato che “nove donne su dieci non denunciano, ma invece è importante denunciare e farlo tempestivamente”. “E’ questo il messaggio che deve arrivare – ha proseguito – E’ una cosa che abbiamo detto anche ad alcune nostre colleghe, qui in Campania, che sono vittime di violenza e di stalking”. Come Ordine, Lucarelli ha ricordato anche l’organizzazione dei corsi di formazione professionale “dedicati al tema della violenza sulle donne e di come raccontare”. “L’ultimo in ordine di tempo – ha concluso – si è svolto a Nola due giorni fa, c’era una platea di 250 giornalisti per discutere proprio di questo”.
“Dovremmo imparare tutti a metterci dalla parte delle vittime quando si racconta di donne vittime di violenza”. Lo ha detto Giuseppe Giulietti, presidente nazionale della Fnsi, a Napoliper partecipare all’incontro #Svergognati – Femminicidio e violenza sulle donne: tra comunicazione e informazione, promosso dal Sindacato unitario dei giornalisti Campania. “L’informazione in questi casi si comporta in maniera difforme – ha affermato – C’è chi segue con attenzione e stile tutelando l’autonomia delle persone e chi la segue con distrazione, talvolta con l’incapacità di comprendere il dramma”. “Non basta raccontare l’episodio – ha aggiunto – occorre contestualizzarlo e far capire come nasce la violenza, quali sono i linguaggi e i comportamenti sbagliati e costruire attorno a queste persone un muro di solidarietà”. “C’è il problema di usare un linguaggio e una comunicazione – ha concluso – che impedisca che altre donne cadano in episodi simili”.
