”Ma quanto tempo resterà in carcere?”. Soddisfatta per la condanna che va oltre la richiesta del pm, Carla Caiazzo, vittima di una violenza inaudita, esprime tutti i suoi timori sull’effettiva certezza della pena per Paolo Pietropaolo, l’ex fidanzato suo aggressore, che in primo grado è stato condannato a scontare 18 anni di reclusione. Qualora la condanna diventasse definitiva, venendo confermata al termine dei tre gradi di giudizio, il ritorno in libertà per Paolo Pietropaolo, potrebbe avvenire in caso di buona condotta circa 4 anni e mezzo prima. Inoltre, scontata metà della pena il detenuto può ottenere la semilibertà e quando mancano 4 anni alla fine l’affidamento ai servizi sociali. Per ora Carla è soddisfatta per la sentenza anche se le ferite fisiche e psicologiche sono difficilissimi da rimarginare. ”Felice di aver avuto giustizia, per la bambina e per l’associazione fondata a difesa delle donne maltrattate”, Carla parla della sentenza con grande serenità . ”E’ stata fatta giustizia, paghi quello che deve senza nessuno sconto. Hanno fatto un ottimo lavoro tutte le persone che hanno seguito il caso. Lui paghi quello che ho pagato io, pur senza averne colpa. Mi inquieta solo a parlarne”. Carla vuole portare avanti la sua battaglia ”per tutte le donne che vivono questa tragedia e non hanno forza, energia per uscirne fuori e non sanno a chi rivolgersi”. Carla ricorda: ”sono qui e rido ancora, è una forma grintosa, di speranza, di energia. La metto in campo per dare forza a tutte le donne che non ce la fanno a venire fuori da questi amori malati”. “Comunque – tiene a sottolineare il compagno di Carla, Vincenzo – l’esito della sentenza non avrebbe condizionato la nostra esistenza. Per noi ora è importante che la bambina Giulia Pia stia bene e che Carla, sebbene si debba sottoporre ancora a nuovi interventi vada riguadagnando la salute”. L’avvocato Maurizio Zuccaro, evidenzia dal canto suo che “Carla è stanca per la lunga giornata vissuta e le tensioni invitabili che ha comportato il processo. Ritiene la sentenza giusta, ma di sicuro nessuna condanna la ripagherà del danno subito. Ora comincia un nuovo percorso. Carla Caiazzo sarà punto di riferimento per le donne e l’associazione fondata da Carla una pietra miliare a loro difesa”. Ancora lungo purtroppo il percorso di piena guarigione di Carla che, sfigurata si sta sottoponendo a diversi interventi chirurgici. Lei non demorde e parteciperà venerdì prossimo a un convegno promosso a Napoli dal Sindacato unitario dei giornalisti della Campania, con la commissione regionale Pari opportunità dal titolo ‘#SVERGOGNATI – femminicidio e violenza sulle donne: tra comunicazione e informazione la responsabilità delle parole’.