Casoria, netturbino morto: 4 indagati di Casoria Ambiente. Lutto cittadino e funerali

Casoria. Netturbino morto schiacciato sotto l’autocompattatore: la Procura di Napoli Nord dà ‘avviso’ quattro persone. Sono iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo ed hanno potuto partecipare con dei propri periti all’autopsia disposta sul corpo di Stefano Basile, 53 anni, morto in via Bari mentre era in servizio su un autocompattatore. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati all’amministratore delegato, al direttore tecnico, al responsabile della sicurezza di Casoria Ambiente e all’autista che quella mattina era alla guida del pesante mezzo che ha travolto il collega. Gli inquirenti dovranno accertare se sono state rispettate le misure di sicurezza sul lavoro e se la morte di Basile potesse essere evitata o è stata frutto di una tragica fatalità. L’esame autoptico e la dinamica dell’incidente avvenuto all’alba in via Bari a Casoria chiariranno i dubbi della Procura. Dalle prime delle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal capitano Francesco Filippo, era emerso che l’automezzo non era dotato delle telecamere a occhio di pesce dietro l’automezzo e collegate ad un monitor nella cabina di guida, in grado di mostrare all’autista anche gli angoli ciechi in retromarcia. Inoltre era rotta la piccola piattaforma metallica sulla quale salgono gli operai quando il mezzo è in movimento. Era stata aggiustata alla meglio con una serie di bulloni. Ed infine, Stefano Basile – secondo quanto risulta dalle mansioni che gli erano state attribuite – era addetto alla macchina spazzatrice e non all’autocompattatore e non aveva in dotazione neppure il vestiario antinfortunistico. Sulle condizioni di lavoro e sulla sicurezza aveva lanciato pesanti accuse accuse anche il rappresentante sindacale Usb di Casoria che senza mezzi termini addossò quella morte all’azienda partecipata Casoria Ambiente: “Il suo incarico era addetto alla macchina spazzatrice e Stefano Basile non doveva trovarsi li. Sarà stato chiamato in fretta e furia per completare la squadra dell’autocompattatore. Così in fretta da non indossare le scarpe anti infortunio. Spero che la magistratura individui al più presto i responsabili, anche per evitare altri infortuni e altre morti”.

Oggi in occasione dei funerali di Basile, il sindaco Pasquale Fuccio ha proclamato il lutto cittadino. Una testimonianza dell’intera città per l’ennesima morte sul lavoro. I funerali del 53enne si terranno alle 10,30 presso la Sala dei Testimoni di Geova di Afragola. “L’intera comunità è rimasta profondamente turbata da questo drammatico avvenimento, per cui si avverte il bisogno di stringersi intorno ai familiari di Stefano Basile, partecipando al loro profondo dolore si legge nell’atto di giunta e si delibera in segno di profondo ed unanime cordoglio il lutto cittadino nella giornata in cui si terranno i funerali”. Per Basile, morto il 27 ottobre scorso, sarà esposto il Tricolore a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici. Per ricordare la vittima del lavoro sono state sospese tutte le manifestazioni ludiche in città.


Articolo precedente“Ti sei mangiato tremila euro la volta passata…”, il boss Aprea accusa un carabiniere di corruzione
Articolo successivoNapoli, pericoloso latitante scovato nel suo bar mentre parlava col boss