Il Napoli pareggia al San Paolo contro la Dinamo Kiev e rimanda all’ultima giornata il discorso qualificazione agli ottavi di Champions League. Adesso per gli uomini di Sarri e’ necessario uscire indenni dalla trasferta a Lisbona contro il Benfica. Ottimisti comunque gli scommettitori sul prosieguo degli azzurri nella massima competizione calcistica europea. La qualificazione del Napoli viene infatti quotata a 1,28, quella dei portoghesi a 1,36 e quella del Besiktas a 1,70. Anche le quote relative a chi terminera’ al primo posto il girone vedono i partenopei in pole position a 1,80, seguiti dal Benfica a 2,30 e dai turchi a 7,00.
La Champions che non t’aspetti. Prima di giocare la partita in casa con il Besiktas, il Napoli era nella condizione di poter stabilire una record storico per la competizione, cioè qualificarsi per gli ottavi di finale dopo solo tre partite. Ma quella vittoria non venne ed anzi arrivò una bruciante sconfitta interna che, unita ai pareggi raccattati successivamente ad Instanbul e ieri sera al San Paolo contro gli ucraini della Dinamo Kiev, mette ora gli azzurri in una posizione molto delicata. Ironia della sorte, la squadra di Sarri è ancora in testa alla classifica del girone, in compagnia del Benfica, ma se nell’ultima partita, in programma il 6 dicembre a Lisbona, dovesse uscire sconfitta, potrebbe finire al terzo posto ed essere ‘retrocessa’ in Europa League. Ai turchi, infatti, basterebbe a quel punto un pareggio da cogliere a Kiev per piazzarsi al secondo posto. Insomma il Napoli ed i suoi tifosi saranno costretti a soffrire fino in fondo. La partita dello stadio Da Luz sarà un vero e proprio spareggio perché a sua vola il Benfica, in caso di mancata vittoria, rischia di essere scavalcato dal Besiktas. Da quel che si è visto ieri sera al San Paolo, è chiaro che se i partenopei si sono messi in questa difficile situazione devono fare una serena e severa autocritica. La squadra, questo è innegabile, non è più quella di inizio stagione. E’ bastato il grave infortunio di Milik per trasformare un NAPOLI brillante, concreto e spettacolare in un complesso disarmonico, dal gioco farraginoso, che troppo spesso arranca anche contro avversari non eccezionali, proprio come la Dinamo Kiev, cenerentola del girone, ieri imbattuta con pieno merito dal San Paolo. I salti mortali, gli sforzi di fantasia di Sarri per cercare di porre rimedio alla mancanza cronica di una prima punta (anche Gabbiadini non è un vero e proprio centravanti, ma un esterno), la buona volontà di Dries Mertens, che si è sobbarcato il difficile compito di sostituire il compagno infortunato in un ruolo non suo, non hanno dato gli esiti sperati. E’ inevitabile che se la società non provvederà a colmare la lacuna all’inizio del mercato invernale, le sofferenze ed anche qualche brutta figura sono destinate a continuare a lungo. Milik sta lavorando con intensità e i suoi progressi clinici e fisici sono evidenti, ma la ricostruzione del legamento crociato è in ogni caso un intervento molto serio, in relazione al quale non ci possono essere miracoli. Sul mercato Giuntoli si sta muovendo. Gli obiettivi sono sempre gli stessi: Pavoletti (ma il Genoa dovrebbe trovare un sostituto idoneo e non è facile) e Zaza, innanzitutto. Ora a questi due nomi si è aggiunto anche quello del palermitano Nestorovski, ma anche in questo caso il problema è legato alla sua sostituzione alla guida dell’attacco dei rosanero. Intanto potrebbe chiudersi la trattativa per portare in azzurro il diciottenne brasiliano Leandrinho. Ma si tratta soltanto di una promessa ed oggi al Napoli servono certezze.