“E’ difficile individuare la corruzione e avere notizie di reato. Ecco perche’ occorre invogliare la vittima a denunciare. Per questo auspico che ci sia una maggiore tutela di chi denuncia, magari con una legge ad hoc. Questo e’ fondamentale per proseguire nel nostro lavoro contro questo cancro”. Lo dice Raffaele Cantone, presidente dell’Autorita’ nazionale anticorruzione, ad Aversa, in provincia di Napoli, a siglare un protocollo d’intesa nella Procura del Tribunale di Napoli Nord con il capo dei pm, Francesco Greco, e il capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone. “Ancora oggi si finge di ritenere che la corruzione sia un problema marginale – aggiunge – invece allontana gli investimenti dal nostro paese, sia nazionali che internazionali”. Cantone sottolinea l’importanza delle attivita’ di prevenzione che “smascherano i sistemi gelatinosi che si creano tra corruttori e corrotti. In alcuni casi, e’ finanche difficile riuscire a distinguere le due persone. Come nell’inchiesta rinominata ‘Mafia Capitale’, dove persino consiglieri comunali corrompevano alti ufficiali”.