Crac Deiulemar si è pentito Angelo Della Gatta: tremano i colletti bianchi. E’ caccia al tesoro nascosto nei paradisi fiscali

Crac Deiulemar: ecco il colpo di scena che non ti aspetti. Si è pentito l’armatore Angelo Della Gatta, uno dei protagonisti principali del fallimento di quella che è stata ribatezzata come la “Parmalat del mare” da circa un mese ha deciso di collaborare con la giustizia. Le sue dichiarazioni stanno facendo tremare le vene ai polsi di molti colletti bianchi non solo della zona vesuviana ma anche a livello nazionale compreso uomini delle forze dell’ordine. Condannato a 17 ani d carcere per bancarotta fraudolenta due anni fa dopo un  periodo di arresti domiciliari era tornato in  cella nel luglio scorso insieme con  suo fratello Pasquale e l’imprenditore veronese Dante di Francescantonio, residente in provincia di Verona.  In qjuella circostanza ci fu il sequestro per circa mezzo milione di euro di beni non dichiarati alla curatela fallimentare.I Della Gatta secondo il procuratore di Torre Annunziata, Pennasilico avevano continuato “a disporre di ingenti riserve di liquidità da impiegare nell’ambito di un consistente investimento immobiliare in cui gli stessi risultavano essere coinvolti in prima persona, nonché di cristallizzare la disponibilità, per interposta persona, di beni mobili”.La nuova custodia carceraria devono aver minato la sua psiche  visto che da sempre sia lui sia il fratello erano stati abituati alla vita agiata e al lusso. Pasquale, infatti  era stato filmato mentre ballava in un noto locale di Capri. E quel filmato, postato sui social media, fece il giro di facebook. Ma è probabile che la decisione di collaborare con la giustizia sia venutaanche su sollecitazione di Maria Palomba, sua attuale compagna ed ex moglie del’imprenditore torrese Nazario Matachione, l’oramai ex re delle farmacie dichiarato fallito proprio in questi giorni. Due anni fa furono proprio le dichiarazioni dell’imprentrice a portare in carcere l’ex marito e a svelare il pericoloso intreccio di legami di Matachione con espenenti delle forze dell’ordine e funzionari pubblici. Angelo Della Gatta e Nazario Matachione sono stati amici per anni e loro famiglie si sono frequentate. L’uno conosce i segreti dell’altro. Soprattutto dove è ben nascosto nei paradisi fiscali il loro tesoro. La collaborazione di Angelo Della Gatta apre scenari investigativi importantissimi e ridà coraggio alle 13 mila famiglie di Torre del Greco e della zona vesuviana lasciate senza risparmi da un crac da oltre 700milioni di euro. Dopo i primi arresti avvenuti nel luglio 2012, nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della Deiulemar Compagnia di navigazione, insieme con la sorella Micaela, alla figlia dell’ex ad della Compagnia Michele Iuliano, Giovanna Iuliano, e Leonardo Lembo, ora la nuova storia del fallimento Deiulemar è tutta da riscrivere.


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