Crac Deiulemar si pente anche l’altro fratello Della Gatta: pronti a svelare dove si trova “il tesoro”

In aula è arrivata la conferma di quello che si vociferava da una settimana anche  Pasquale Della Gatta dopo il fratello Angelo  ha infatti deciso di collaborare con la giustizia. Una decisione accolta con favore dalle quasi tredicimila persone coinvolte nel crac da oltre 720 milioni di euro perché possono pensare di recuperare molto di più di quanto speravano dal fallimento. I due armatori potrebbero finalmente svelare dove è nascosto il vero tesoro della Deiulemar.Non a caso ieri al processo d’Appello che si sta celebrando a Roma i legali difensori dei Della Gatta, nel chiedere il rinvio del processo, hanno segnalato come le dichiarazioni rese dai Della Gatta possono indicare la strada per recuperare “ingenti somme di denaro” da mettere a disposizione dei creditori.Processo aggiornato al primo febbario  quando i giudici riascolteranno due consulenti tecnici per la vicenda legata alle vendite delle navi del gruppo armatoriale, mentre a marzo saranno sentiti otto funzionari di banca e un consulente tecnico per la vicenda dei movimenti sui conti correnti intestati al “capitano” Michele Iuliano.  Tre mesi per capire qualcosa di più rispetto alle dichiarazioni dei due fratelli pentiti sia rispetto al tesoro sia su eventuali coinvolgimenti di altre persone. E’ evidente che  Angelo e Pasquale Della Gatta con questa mossa mirano a d avere un corposo sconto di pena rispetto ai 17 anni e due mesi di carcere a cui sono stati condannati in primo grado.


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