Crocevia Napoli: nei prossimi 33 giorni gli azzurri già si giocano la stagione

Un nuovo tour de force attende il Napoli di sarri. Gli azzurri di Sarri nei prossini 33 giorni si giocano già tutta la stagione agonistica. Si comincia sabato a Udine per arrivare  il 6 dicembre, a Lisbona. Saranno otto gare in 33 giorni: una infinità. Quattro trasferte e quattro partite in casa. Nella prossima giornata di campionato ci saranno delle «portate» sostanziose, per tutti: c’è il Napoli che torna a Udine per riscattare gli scivoloni degli ultimi tempi ma anche per vendicare la disfatta di aprile al Friuli che così lo scudetto. C’è la Roma che aspetta risposte dalla sfida contro l’Atalanta; e c’è il derby di Milano, Milan contro Inter, che quest’anno promette scintille. E c’è la Juva capolista che riceve il Pescara. Chissà se Sarri avrà la forza per polemizzare, al suo solito, per il calendario: la Juve giocherà spesso dopo il Napoli (per esempio, sabato, in notturna e gli azzurri nel pomeriggio) ma con nove punti di distacco sembra complicato poter parlare dell’esistenza di un duello per lo scudetto. Almeno in questo momento della stagione. La tredicesima giornata apre un mese che è lecito definire «ingolfato» di impegni: 6 turni di campionato e 2 di Champions (o di Europa League). Servono energie fisiche e mentali per reggere un simile tour de force. Dalle nazionali rientreranno nei prossimi giocatori stanchi e qualcuno da verificare (Ghoulam): Sarri deve valutare le condizioni, studiare le alternative e provare eventuali nuove soluzioni (di uomini, non di moduli). Da qui a Natale non ci sarà un attimo di respiro, non ci sarà tempo per recuperare e perdere qualche punto per strada. Perché eventuali passi falsi, potrebbero rivelarsi un serio problema in vista della volatona di primavera. Qualunque sia il traguardo. Dal «basso» del suo sesto posto, il Napoli sta lì in agguato: non ha un calendario in discesa, perché Udine, Cagliari e Firenze sono trasferte contro avversari che non regalano nulla. E al San Paolo saranno di scena, Sassuolo, Inter e Fiorentina. Non un cammino semplice. Senza dimenticare che gli impegni di Champions League peseranno parecchio sui muscoli degli azzurri. Il Napoli deve conquistare la qualificazione e le prossime due sfide contro la Dinamo Kiev e il Benfica (nell’inferno di Lisbona) sono decisive: Sarri dovrà chiedere ai suoi di schiacciare sull’acceleratore, però è sempre complicato mantenere alta la concentrazione sia in campionato sia in coppa. Qualcosa, quando ci sono i doppi impegni, si lascia per strada. Sarri dovrà utilizzare al massimo (e al meglio) la rosa: cioè, servirà un turnover ragionato ed equilibrato. In campionato il Napoli è a nove punti dalla vetta, deve rincorrere e questo non è mai un vantaggio. Inoltre, con le squadre che le sono avanti, ha vinto solo con il Milan, poi ha perso due degli scontri diretti finora disputati (contro la Roma e contro la Juve), è scivolato a Bergamo e a pareggiato in casa con la Lazio. L’impressione è che serva uno scatto, sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista tecnico, per ribadire le proprie ambizioni. Sia in Italia che in Europa. La squadra di Sarri incanta, fa vedere un bel calcio, diverte, mostra interessanti soluzioni tattiche, però manca ancora della necessaria continuità. E, soprattutto, per aspirare davvero a una poltrona nobile sia in Champions che in campionato, ha bisogno di subire meno gol. (fonte il mattino)


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