“Milik? C’è stato un incidente, mi auguro già il 15 gennaio di poterlo riavere a disposizione. Poi vedremo per il gioco di Sarri cosa serve. Al tecnico avrò nominato una quindicina di attaccanti, ad esempio Aubameyang, ma è molto difficile, giustamente, e ripeto giustamente, per uno come lui che insegna calcio scegliere il giocatore”. Fa il punto sulla situazione dell’attacco azzurro il presidente Aurelio De Laurentiis ospite ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. “Deciderà Sarri, ma ci piace anche seguire i consigli dei tifosi che con passione ci fanno nomi, anche se a loro non interessano più di tanto certi equilibri -prosegue il patron del Napoli-. Aubameyang? Sono tre anni che ne parlo, ma ha ragione Sarri a dire che non va bene per noi. Mica possono andare tutti bene, all’inizio non capivo, non capivo in nessun modo, ora ho capito”. “Mi sento rasserenato sull’andamento della squadra -prosegue il presidente il giorno dopo l’1-1 di Istanbul col Besiktas-. Un conto sono le chiacchiere da bar, un conto vivere il contesto dall’interno”.
“Tutti stanno crocifiggendo ora Gabbiadini ma non ha colpe, ha avuto un gesto che non ha mai fatto, è stato fuori, questo non l’ha aiutato come carburante nella sua psicologia, Io credo che bisogna ancora dargli spazio, ma non mi permetto di dare suggerimenti a Sarri, ma con Gabbiadini forse vanno studiati diversi moduli, forse il tanto caro al nostro allenatore 4-3-1-2 che potrebbe giovare, o forse no?” De Laurentiis è comunque contento della squadra: “Giocano tutti, abbiamo un centrocampo di livello, forse il più bello che possiamo desiderare e dobbiamo aspettarci qualcosa di importante. Mi auguro giochi anche Rog per vederli tutti quanti”. Nessuna colpa a Maksimovic per il rigore contro il Besiktas. Bravi Diawara e Zielenski. “C’è Hamsik poi che ha giocato anche più avanti in passato, giocavamo più alti, ma con Benitez non dimentichiamo che abbiamo vinto anche tante partite facendo tanti gol. Quando reclamiamo la stanchezza, potremmo fare altro, ma non mi permetto di dire cosa bisogna fare o non fare”. Il sostegno dello stadio di Istanbul lo ha impressionato, “forse solo il Borussia ha un sostegno così clamoroso”. Per De Laurentiis “Bisogna aprire alla Cina, un grande motore, creare un ponte forte, a partire da scuole calcio lì”.