Dossier contro de Magistris, il sindaco: “Abbiamo scardinato il sistema”

Da quando siamo entrati a Palazzo San Giacomo abbiamo scardinato un sistema e tra questi c’era la vicenda Romeo, non c’è dubbio”. Queste le parole del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando la notizia secondo la quale un ex dirigente del Comune avrebbe avuto intenzione di creare un dossier per danneggiare il primo cittadino alla vigilia delle scorse elezioni amministrative. Un particolare che sarebbe emerso dalle indagini, coordinate dalla procura partenopea, sui rapporti tra funzionari pubblici e dirigenti della società Romeo Gestioni. “Intervenire su quella vicenda, internalizzare la gestione del patrimonio immobiliare è stato – ha aggiunto de Magistris – rompere un grumo che portò anche a vicende giudiziarie molto complesse dove, al di là dell’esito penale, si è dimostrata la capacità tentacolare di Romeo di arrivare ovunque”. Il sindaco ha poi continuato: “Quello che leggo, dunque, non mi meraviglia. In questi anni, hanno fatto, stanno facendo e faranno di tutto per farmi cadere da un punto di vista istituzionale”. “Vediamo quale sarà il contorno e il contesto di questa vicenda. Per ora – ha detto ancora il sindaco – rimango cauto e mi affido, come sempre, all’autonomia e alla competenza della magistratura napoletana”.

Il dossier avrebbe dovuto avvantaggiare anche parti politiche avverse all’allora candidato sindaco che puntava al mandato bis a Palazzo San Giacomo. “Gli avversari politici non sono pochi. Abbiamo visto – ha ricordato de Magistris – una campagna elettorale nella quale hanno fatto di tutto per gettarmi fango addosso, per screditarmi, per colpire e diffamare. Questa cosa non mi meraviglia, ma se così è, è semplicemente la punta di un iceberg. Ogni giorno – ha proseguito – verifico quello che cercano di fare per farci cadere. Lo dico sempre pubblicamente perché i cittadini devono essere informati di quello che accade”. Entrando nello specifico, il sindaco ha spiegato: “E’ chiaro che adesso ho necessità anche di comprendere quello che è accaduto. Parliamo di persone che hanno lavorato o lavorano all’interno del Comune di Napoli. Non è proprio una bella notizia perché sapere che ci sono persone che, invece, di lavorare costruiscono attività di dossieraggio contro il sindaco eletto dal popolo, non è proprio una cosa da sottovalutare. Il contorno potrebbe essere ancora più grave”.

Il sindaco ha anche risposto a una domanda circa gli eventuali provvedimenti da assumere nei confronti dei presunti dipendenti comunali “infedeli”. “Fermo restando l’assoluta presunzione di non colpevolezza perché parliamo di un’indagine preliminare, è evidente che – ha spiegato de Magistris – quando ci sono indagini in corso particolarmente delicate, è assolutamente opportuno che persone che sono coinvolte in un determinato filone d’indagine non si continuino a occupare di determinate vicende”. Il sindaco ha poi continuato il suo ragionamento rafforzando la tesi secondo la quale l’arrivo della sua Amministrazione ha smantellato un “sistema”. “La questione Romeo, quando l’abbiamo affrontata è stata una cosa enorme perché la capacità di relazioni e rapporti che abbiamo verificato è stata incredibile. E’ stata vera e propria una battaglia istituzionale, democratica e finanche politica. I collegamenti, i contatti, le alleanze che quell’imprenditore ha costruito, negli anni, nella nostra città sono davvero tanti. E non si pensi solo alla politica”, ha concluso.


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