Traffico e spaccio di droga nell’orbita del clan Gionta: arrivano condanne e assoluzioni al processo dell’operazione “Santa Priscilla 2”, in cui erano stati arrestati il noto cantante neo melodico Tony Marciano insieme con altre 13 persone tra cui parte della sua famiglia. Ieri mattina, il gip Roberta Zinno del tribunale di Napoli ha emesso la sentenza a chiusura del processo che si è celebrato con rito abbreviato per alcuni dei 14 arrestati del maggio 2015. Tra gli imputati c’era Antonio Ercolano, vigile urbano in servizio presso il comando di Torre Annunziata e applicato al tribunale: per lui difeso dall’avvocato Luciano Bonzani è arrivata l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Un anno fa, Ercolano finì in carcere con l’accusa di traffico di droga, nell’ambito del secondo filone investigativo sui carichi di droga cocaina e hashish dall’Olanda che nel 2012 aveva già portato in cella suo cognato, il noto cantante neomelodico Tony Marciano, all’anagrafe Ciro. Ercolano, infatti, è sposato con Rosa Marciano, sorella del cantante, che invece è stata condannata a un anno e 4 mesi di reclusione per il solo spaccio di droga. Decadute, dunque, le accuse più pesanti, ovvero quelle di traffico internazionale con l’aggravante del contesto mafioso. Ad aprile, invece, nello stralcio dello stesso processo era arrivata la condanna per i due cugini Francesco Marciano (figlio di Tony) a 2 anni e 9 mesi e per Luigi Ercolano (figlio del vigile) a 3 anni e 5 mesi. Una delle condanne più pesanti è stata inflitta a Mariarca Muscerino: per lei 3 anni di reclusione per 3 episodi di spaccio. Assolto da traffico e spaccio di droga, invece, Antonio Guarro (difeso dall’avvocato Gaetano Rapacciuolo).