E’ stata rinviata al 31 gennaio prossimo per un difetto di notifiche l’udienza preliminare nei confronti di 42 imputati che la procura di Napoli intende processare a conclusione di una inchiesta su una presunta evasione fiscale su compravendite di calciatori quantificata in 12 milioni di euro. Tra gli imputati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio figurano dirigenti di società di serie A e B, calciatori e procuratori sportivi. Gli accertamenti degli investigatori della Guardia di Finanza – coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e dai sostituti Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri – hanno riguardato presunti illeciti collegati alle operazioni di mercato, attraverso un sistema che da un lato avrebbe sottratto soldi alle casse dello Stato e dall’altro favorito società, calciatori e soprattutto i loro agenti. Evasione dell’Iva e emissione e utilizzazione di fatture per operazioni “soggettivamente” inesistenti i reati contestati dalla procura.
Tra gli imputati anche Aurelio De Laurentiis per i trasferimenti di Ezequiel Lavezzi, German Denis, Cristian Chavez, Inacio Fideleff; Adriano Galliani, Maurizio Zamparini, Alessandro Moggi, Enrico Preziosi, Claudio Lotito. Plusvalenze inserite in bilancio grazie a fatture inesistenti per prestazioni inesistenti: secondo la Procura il sistema della false fatture riusciva anche a creare tesoretti che poi venivano trasferiti in modo fraudolento all’estero, in Svizzera. Si e’ indagato, su questo punto, in particolare sul ruolo di alcuni manager e sulla compravendita di alcuni giocatori. Societa’ che, per l’accusa, tra il 2009 e il 2013, si sono resi in maniera sistematica protagonisti di reati tributari per evadere il Fisco italiano. Per i pm partenopei il sistema era radicato ed era ‘finalizzato ad evadere le imposte’, e inoltre ‘organizzato da 35 societa’ di serie A e B’.