Operazione internazionale di polizia, coordinata da Europol, contro il financial cybercrimes e le frodi informatiche: nel corso della vasta operazione, battezzata “Emma 2” (European money mules action), anche grazie al supporto di 106 istituti bancari, sono state individuate più di 800 transazioni bancarie fraudolente per un totale di 23 milioni di euro, di cui 2 milioni recuperati, di questi, un milione è stato recuperato dalla sola Italia. Individuati più di 500 “muli” – i primi destinatari delle somme provenienti da frodi informatiche e campagne di phishing -, di cui oltre 178 arrestati. In particolare, in Italia l`attività investigativa è stata coordinata dal servizio polizia postale e delle comunicazioni ed ha visto impegnati circa 200 operatori dei dipendenti Compartimenti di Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. L`iniziativa è stata resa possibile anche grazie alla fattiva collaborazione di Poste italiane e di istituti di credito e intermediazione finanziaria, che hanno assicurato un supporto in tempo reale. Sul territorio nazionale sono stati identificati 65 money mules di cui 12 arrestati e 28 denunciati, mentre 66 sono state le transazioni fraudolente, per un totale di circa 1 milione e mezzo di euro di cui 1 milione recuperato grazie alla piattaforma per la condivisione delle informazioni denominata “Of2cen”, realizzata proprio per prevenire e contrastare le aggressioni criminali ai servizi di home banking e monetica. L`operazione ad alto impatto denominata “Emma 2” è il secondo esperimento del genere nel campo della lotta al financial cybercrime, in continuo e crescente aumento a livello globale. In particolare, l`iniziativa si è incentrata sul contrasto al fenomeno dei “money mules”, primi destinatari delle somme provenienti da frodi informatiche e campagne di phishing, che offrono la propria identità per l`apertura di conti correnti e carte di credito, sui quali vengono poi accreditate le somme frodate a ignari cittadini con varie tecniche fraudolente. Nel corso della prima edizione di Emma, svoltasi dal 22 al 26 febbraio scorso, si erano registrati 81 arresti e l`individuazione di circa 700 “muli” in Europa, molti dei quali avevano collegamenti oltre oceano (Brasile, Nigeria, Qatar). Anche per Emma 2 il dispositivo ha previsto due distinti segmenti di intervento: quello operativo, svoltosi dal 14 al 18 novembre, nel quale le polizie di 16 Paesi dell`Unione Europea (Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Latvia, Moldavia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Regno Unito, Spagna, Ucraina, Ungheria, oltre all`Fbi e al Secret Service americano) sotto il coordinamento di Europol ed Eurojust e con il supporto della Federazione bancaria europea (EBF), hanno portato ad esecuzione una miriade di operazioni di polizia giudiziaria nei confronti di gruppi criminali di diverse nazionalità ed estrazione responsabili di financial cybercrimes ai danni di singoli cittadini, piccole e medie imprese ed importanti gruppi bancari e di intermediazione finanziaria. Europol ha anche disposto uffici mobili in Italia e in Romania.La seconda fase dell`operazione, che invece ha avuto inizio ieri e proseguirà fino a venerdì 25 novembre, avrà ad oggetto campagne di sensibilizzazione e prevenzione nei Paesi che hanno preso parte all`iniziativa, finalizzate a creare consapevolezza che chi favorisce, con la propria opera, il riciclaggio dei proventi di attività illecite come le frodi online o il phishing, commette a sua volta reati molto gravi, puniti severamente. Più del 95% delle transazioni fraudolente effettuate dai “muli”, infatti, sono connesse al cybercrime e le attività criminali messe sotto la lente sono state le più svariate, così come variegati sono stati i modi con cui i “muli” hanno assolto il proprio compito. “L`iniziativa europea contro i money mules rappresenta un esempio riuscito di stretta cooperazione pubblico-privato”, ha commentato Steven Wilson, responsabile dell`European Cyber Centre di Europol, sottolineando: “I risultati di questa seconda edizione dimostrano un forte legame tra la criminalità informatica e le transazioni illegali individuate. Quando gli organismi di polizia e quelli di giustizia si uniscono ai partners bancari sono in grado di reprimere le vaste reti criminali che utilizzano impropriamente soggetti per facilitare forme di crimine finanziario o di altri reati. Importante, inoltre, l`informazione che resta un potente strumento di prevenzione”. Keith Gross, Presidente del gruppo di lavoro sulla Cyber Security della Federazione Bancaria Europea, ha sottolineato che “Emma rappresenta oggi un punto di riferimento e un esempio lampante di come le forze di polizia, il settore finanziario e altre parti interessate siano in grado di unirsi nella lotta contro l`attività illegale dei money mules in tutta Europa”. “I sistemi centralizzati di pagamento e l`alta tracciabilità delle transazioni finanziarie che ne deriva – ha dichiarato Roberto Di Legami, direttore del servizio polizia postale e delle comunicazioni – comportano una sempre crescente necessità , per le organizzazioni criminali responsabili di frodi online e phishing, di monetizzare o riciclare i proventi delle proprie attività illecite: operazione non sempre agevole, questa, ad esempio quando il denaro è collegato direttamente a carte di credito o conti correnti compromessi. Ecco allora che entrano in gioco i ‘muli’, cioè individui disposti a ricevere e trasferire il denaro provento di attività illecite tra banche e Paesi diversi”. E “il numero di persone disposte ad offrire questo tipo di servizio dietro compenso è in continua crescita, ed anche se in genere tali servizi vengono svolti consapevolmente, spesso registriamo casi in cui i soggetti ritengono di stare prestando un servizio legittimo, per il quale è giusto ottenere una retribuzione”. “L`esperienza di questi anni di attività di contrasto al fenomeno del financial cybercrime e delle frodi online, – conclude Di Legami – insegna che iniziative come questa, che uniscono l`impegno investigativo a quello di prevenzione, rivestono una grande importanza sia per il settore investigativo che per quello bancario e della intermediazione finanziaria”.