“Il boss poeta Aldo Gionta è ancora pericoloso”, chiesti altri due anni di carcere duro

Il tribunale di Sorveglianza di Roma ha chiesto ufficialmente la proroga di altri 2 anni del regime di 41-bis per  Aldo Gionta, il boss poeta di Torre Annunziata, figlio del capoclan Valentino Gionta e di Gemma Donnarumma, oggi detenuto nel carcere Opera di Milano. Secondo i magistrati, il 44enne Aldo Gionta è ancora pericoloso e ha la capacità di comunicare con l’esterno, dunque per lui non si può configurare un regime detentivo differente da quello previsto dal 41-bis: totale isolamento con l’esterno e visite con i parenti stretti ridotte al minimo. Il boss poeta protagonista di una clamorosa fuga ha scritto in carcere il libro di racconti “Aldulk il ribelle”. Dal carcere mandava pizzini al figlio e agli altri baby camorristi in particolare Salvatore Paduano e suo genero Gaetano Amoruso in cui scriveva: “Impara a sparare con il kalashnikov, poi ti dirò io cosa fare”. “Fatti furbo, attento alle microspie. E non permetterti di fare qualcosa senza il mio permesso”. Alcuni dei suoi messaggi, per gli inquirenti, sono finiti nelle canzoni del cantante neo melodico Tony Marciano. Fu arrestato, travestito da donna,  nel giugno del 2014 al porto di Pozzallo in Sicilia, mentre si stava imbarcando per Malta.

 


Articolo precedenteMinorenne violentata dall’uomo che aveva conosciuto su facebook: a giudizio 40enne di Santa Maria Capua Vetere
Articolo successivoUltras del Siviglia assaltano tifosi juventini nel pub: un accoltellato