“Il silenzio è dolo”: lotta a mafia e camorra entra nelle scuole

“Il silenzio è dolo” l’iniziativa presentata oggi alla Camera per l’ educazione e la sensibilizzazione dei giovani alla lotta alla mafia. Il progetto, ideato da Ismaele La Vardera, giornalista e “Iena” del noto programma televisivo e Marco Ligabue, cantautore e rocker, raggiungerà un ampio numero di scuole italiane grazie alla collaborazione con ScuolaZoo, la più grande community di studenti in Italia. Ai giovani La Vardera e Ligabue parleranno della storia di Benedetto Zoccola, giovane commerciante campano che pur perseguitato dalla criminalità perchè si è rifiutato di pagare il pizzo e ha denunciato (un attentato gli ha fatto perdere la vista ad un occhio e l’udito ad un orecchio) non si è arreso ed è stato nominato vicesindaco di Mondragone (Caserta). Il libro La Vardera, con prefazione di Roberto Saviano dal titolo “Il mio nome è Zoccola e per la camorra sono un figlio di puttana” e il brano di Marco Ligabue “Un Attimo fa”, con inclusione di rap in napoletano di Lucariello (autore della colonna sonora della serie tv “Gomorra”) sono i mezzi più diretti per parlare ai ragazzi, che saranno raggiunti attraverso un tour che li incontrerà nelle loro scuole. Il tour, che toccherà gran parte della Penisola con circa 30 tappe, coinvolgerà circa 20.000 studenti grazie ai rappresentanti d’Istituto ScuolaZoo. Ismaele e Marco racconteranno e divulgheranno la storia di Benedetto durante le Assemblee Plenarie degli studenti, a cui in media partecipano circa 500 studenti a ognuna, portando ad esempio il coraggio di Benedetto Zoccola e sottolineando che il cambiamento parte dalle azioni di ognuno di noi nel quotidiano e che le nuove generazioni sono protagoniste della creazione del proprio futuro e non devono rinunciare al miglioramento per paura. “Quando ho saputo del libro che stava scrivendo Ismaele e della canzone di Marco Ligabue e Lucariello, ho pianto”, ha raccontato Benedetto Zoccola. “Ã stato un pianto di liberazione, che mi ha fatto capire che non ero solo, e che poteva essere una nuova opportunità. Per me oggi è il tempo della rinascita”. “Siamo qui a Roma al fianco di Benedetto – ha detto il sindaco di Mondragone, Giovanni Schiappa – per continuare una battaglia che abbiamo scelto di combattere insieme e che, con grande audacia, Benedetto sta veicolando a livello nazionale. Il rispetto delle regole – continua il Primo cittadino – deve essere preteso dai grandi, ma va consolidato soprattutto nelle menti dei più giovani”. “Questa operazione non deve essere la creazione dell’ennesima icona dell’antimafia – ha detto il deputato Pd Davide Mattiello, che è in Commissione Antimafia e ha sostenuto l’iniziativa – un popolo libero non ha bisogno di eroi, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Bisogna invece fare squadra e non isolare chi denuncia: è questo il miglior giubbotto antiproiettile”. Per aiutare Benedetto Zoccola a ricevere il riconoscimento di testimone di giustizia, Change.org, la piattaforma online gratuita di campagne sociali, che ha lanciato una petizione a favore di Benedetto Zoccola in questo senso.


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