La Regione denuncia la grande truffa delle auto intestate alle Onlus per non pagare il bollo: scatta l’inchiesta

Tenere un auto di lusso costa molto, si sa. Il prezzo della benzina non cala, i garage nelle grandi città sono carissimi, la manutenzione e i ricambi comportano esborsi notevoli. Qualcuno però ha trovato il modo di risparmiare. Come? Intestando il fiammante veicolo ad una Onlus, un’organizzazione senza scopo di lucro, per legge nazionale esente dal pagamento del bollo auto. A scoprire la truffa’ sono stati gli uffici competenti alla riscossione della Tassa automobilistica della Regione Campania, che hanno presentato un’apposita denuncia alla Procura oltre ad aver preteso tutte le somme non versate in passato revocando l’esenzione. Dopo l’emergere dei primi casi sospetti, il dirigente del settore, Ennio Parisi, come riporta Il Mattino, negli ultimi quattro mesi ha inviato circa mille lettere alle associazioni iscritte nell’albo della Regione Campania chiedendo di produrre la documentazione utile a dimostrare il rispetto dei requisiti previsti dalla norma nazionale sulle Onlus, la numero 266 del 2006 voluta dall’allora Ministro dell’Economia Giulio Tremonti per regolamentare questo variopinto mondo delle organizzazioni con finalità di assistenza sociale. Entro la fine dell’anno gli uffici di Palazzo Santa Lucia contano di ricevere tutte le risposte dovute e di chiudere questa istruttoria. L’esigenza, con l’input partito dal governatore Vincenzo De Luca che lavora da oltre un anno al reperimento di nuove risorse oltre al contenimento dei costi dove possibile, è verificare che le Onlus siano effettivamente tali vale a dire che svolgano servizio di trasporto infermi, sangue e organi oppure siano dedite alle attività di Protezione civile. Analizzando la legge di riferimento, si legge che l’esenzione dal pagamento del Bollo auto che frutta alle casse regionali circa 400 milioni all’anno, la fetta più grande della torta bilancio’ «è prevista per gli autoveicoli intestati ad Organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte all’anagrafe unica delle Onlus» e che «sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche: ambulanze di trasporto; veicoli di trasporto di persone in determinate condizioni; veicoli di trasporto di organi e sangue». L’obiettivo della Regione è combattere l’evasione fiscale, scovare gli eventuali furbetti e incassare più fondi. Senza fare torti a nessuno. Anzi. Anche perché una parte degli introiti del bollo auto viene destinata proprio al finanziamento delle spese sociali, negli ultimi anni sempre più nella morsa dei tagli nazionali. L’esenzione è prevista per le Onlus, come detto, ma anche per i proprietari di veicoli storici e quelli destinati ai disabili purché non si tratti, appunto, di auto di lusso ovvero oltre i 200 cc di cilindrata. Il nuovo redditometro considera auto di lusso quelle sopra i 21 cavalli fiscali che equivalgono ai 2.080 centimetri cubici di cilindrata. Sempre durante il censimento effettuato dal servizio Tassa Automobilistica sono emersi casi in cui sono state presentate da parte dei rispettivi genitori documentazioni fasulle per usufruire dei benefici destinati ai figli portatori di handicap. «Non siamo la Gestapo, ci mancherebbe: vogliamo solo far rispettare le leggi vigenti», ci tengono a chiarire da Palazzo Santa Lucia a pochi giorni dalla chiusura del dossier bollo auto.


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