Il ministro del lavoro Poletti: “Sul Sud c’è il peso della criminalità organizzata che frena lo sviluppo”

“Il peso della criminalità organizzata in Campania e al Sud non può essere messo tra parentesi perché altrimenti si abbasserebbe la guardia di fronte ad un fenomeno molto grave che va combattuto con ogni vigore. E’ naturalmente un elemento di problematicità ma non è l’unica spiegazione che rende più difficile la crescita in queste aree del Paese che, come la Campania, ha tante potenzialità ed anche tante eccellenze”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, intervenuto ad Avellino ad una manifestazione referendaria a sostegno del Sì dopo aver in precedenza partecipato ad un convegno promosso dai volontari del Terzo settore. Poletti ha poi sottolineato che “in Campania e nel Sud è possibile ripartire proprio dalle eccellenze”. “Ci sono esempi – ha proseguito il ministro – che ci dicono che le cose si possono fare anche qui: a Caivano ho incontrato i lavoratori che sono stati capaci di rilevare l’azienda mollata da una multinazionale e a poche centinaia di metri c’è un impianto industriale, l’acetificio De Nigris, tra i più moderni d’Italia. Tutto questo in un territorio rispetto al quale la fantasia e l’immaginazione della comunità nazionale finiscono per identificare soltanto con la Terra dei fuochi. Sono invece la dimostrazione che le cose si possono fare e che si può sconfiggere il pessimismo di chi si limita alla constatazione dei problemi per trarre la conseguenza che non c’è niente da fare. Sono convinto esattamente dell’opposto perché ci sono i problemi ma anche grandi forze come il volontariato, l’associazionismo, il terzo settore che possono risultare decisivi se li aiutiamo a dare il meglio di sé”.


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