Ogni banconota falsa aveva un proprio prezzo di vendita agli spacciatori. Lo hanno accertato gli uhm mini della squadra mobile di Napoli che ieri hanno messo fine a un vasto giro gestito a Sconsigliano da due gruppi criminali e a conduzione familiare. La banconota da 20 euro falsa ad esempio veniva venduta agli spacciatori a tre euro, quella da 10 a due euro e poi man mano che il taglio aumentava saliva an che il prezzo di vendita. Guadagni puliti per chi li consegnava nelle mani dei “venditori”. Gli investigatori hanno accertato che da un lato esisteva l’organizzazione gestita dalla ex lady camorra Carmela Pittirollo (moglie del defunto boss Lucio De Lucia detto Totor cap ‘e chiuov,uomo di punta del clan Di Lauro, e capozona del rione Berlingieri, ucciso nel 2007 in piena faida e mamma Ugo De Lucia, Ugariello ‘ o mostro per gli amici, killer di Gelsomina Verde, la 21 enne vittima innocente uccisa nel 2005) che insieme al figlio Davide Grimaldi e alla sorella Nunzia Pittirollo mentre l’altro gruppo era controllato da Anna De Martino in siete con fratello salvatore e i due fratelli Giuseppe e Pasquale Arrichiello.
Le due organizzazioni di falsari erano si in contatto tra loro ma con casse e reti di traffico autonome e diverse. Addirittura, in alcuni casi, il danaro tarocco era dato a credito. Dunque secondo l’accusa,, gli spacciatori riuscivano a inondare il mercato con un numero impressionante di banconote false. Tagli da 10, 20 e 100 euro “pezzotte” ma curate nei minimi particolari; riproduzioni perfette che solo un apparecchio elettronico riusciva a smascherare. Ora gli investigatori sono sulle tracce della fittissima rete di “collaboratori” delle due organizzazioni di spacciatori di banconote che provvedeva ad immettere sul mercato di Napoli e provincia le banconote false.
(nella foto il vertice dei due gruppi di falsari: Carmela Pittirollo, il figlio Davide Grimaldi, la sorella Nunzia e Anna De Martino)