Napoli, la “Superluna” impazza sui social e Capodimonte apre l’Osservatorio

Conto alla rovescia per la Superluna più grande, come non si vedeva da 68 anni, precisamente dal 26 gennaio 1948, e che farà registrare un nuovo primato solo fra 18 anni, il 25 novembre 2034. Non è un evento straordinario dal punto di vista scientifico, ma uno dei più suggestivi e affascinanti per gli appassionati del cielo ma anche di chi è curioso e per una volta decide di alzare lo sguardo per ammirare lo spettacolo. La sfida, però, è con le nubi che imperversano su quasi tutta la penisola e che lasciano qualche speranza solo al Nord. Dita incrociate, quindi, per le iniziative in programma nel Centro-Sud, come le serate di osservazione organizzate a Roma dall’astronomo e divulgatore Stefano Giovanardi e dall’associazione Accademia delle Stelle, o come l’evento che l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) ha organizzato a Napoli, presso l’Osservatorio di Capodimonte. Ma soprattutto la Superluna da record del 2016 è un tormentone sui social e non manca chi vuole andare a tutti i costi a cercare un nesso catastrofista con i disastri naturali, come il terremoto in Nuova Zelanda. “Il 26 gennaio 1948 la luna piena era sorta circa 4 ore prima che raggiungesse il punto dell’orbita più vicino alla Terra, ossia il perigeo. Oggi sorgerà circa due ore mezza dal passaggio al perigeo”, spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. Tra un mese esatto, nella notte fra il 13 e il 14 dicembre, la superluna apparirà invece un po’ più piccola perchè raggiungerà la fase piena dopo un’ora dal passaggio al perigeo. Lo spettacolo sarà invece assicurato nel 2034, quando la Luna sarà piena a soli dieci minuti dopo il passaggio alla distanza minima con la Terra.

‘Super Luna. Uno sguardo da vicino’ è l’evento organizzato dall’Osservatorio astronomico di Capodimonte (Inaf), in collaborazione con l’Unione astrofili napoletani (Uan), in occasione della notte della ‘Superluna’, la più grande e luminosa luna degli ultimi 68 anni e fino al 2034. Il satellite raggiungerà nel pomeriggio italiano il perigeo, ovvero il punto della sua orbita più vicino alla terra e lo farà in fase di plenilunio. Ci sembrerà quindi più grande del 14% e più luminosa del 30% rispetto a tutte le altre lune piene. La serata d’apertura speciale organizzata dall’Inaf, in collaborazione con lo Uan, avrà inizio alle 20.00 con interventi e introduzioni scientifiche a cura del direttore dell’Osservatorio, Massimo Della Valle, e dell’Uan. Seguiranno osservazioni al telescopio per la visione del fenomeno, tempo permettendo.


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