Napoli, omicidio del rapinatore Bottone, la pista porta alla Sanità

Per l’omicidio di Antonio Bottone, tra le altre piste, la pista privilegiata per le indagini dei carabinieri sarebbe quella di una spedizione punitiva decisa nel rione Sanita’. Non si esclude neanche che la matrice possa essere quella camorristica, anche se la vittima, , che abitava in via Nicolardi, e il ferito, Daniele Pandolfi, 21enne della Sanita’, non risulterebbero vicini agli ambienti della criminalita’ organizzata. E’ ancora presto per ricostruire, comunque, lo scenario in cui sarebbe maturato l’agguato, consumato poco prima della mezzanotte. A fare scattare l’allarme r’ stata una telefonata alla Sala operativa dei militari. In viale dei Pini, davanti alla cornetteria, oltre ai carabinieri, e’ arrivato anche personale del 118 che ha accertato la gravita’ delle condizioni di Bottone, colpito piu’ volte dai proiettili esplosi probabilmente da un solo sicario all’addome e alla testa. Il 28enne e’ morto mentre veniva trasportato all’ospedale Cardarelli. Anche il 21enne, ferito di striscio a un gluteo e’ stato medicato. Bottone, diverse volte fermato dalle forze dell’ordine per aggressione, e Pandolfi si conoscevano da tempo: insieme erano stati arrestati l’anno scorso per un cosiddetto “cavallo di ritorno”. L’episodio di viale dei Pini segue di 24 ore una ‘stesa’, raid armato con colpi sparati in aria, nella zona Mercato, alle Case Nuove, nelle vicinanze dell’ospedale Loreto mare. Luogo dove da tempo si registra una forte fibrillazione negli ambienti criminali.


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