Giallo in albergo. Una strana morte di quella di Gaetano Becchimanzi, 64 anni, del quartiere di San Pietro a Patierno, trovato cadavere in una stanza di un hotel, nei pressi degli svincoli autostradali di Casoria. L’uomo è stato trovato privo di vita a letto, dal personale dell’albergo nel quale risiedeva da un mese, ma sotto falso nome, perché ricercato in quanto destinatario di una condanna definitiva per ricettazione, da scontare agli arresti domiciliari. A far scattare l’allarme è stata la sua prolungata assenza, che ha indotto il personale dell’albergo a bussare per diversi minuti alla porta della sua stanza, e non avendo ottenuto risposta, hanno aperto la porta con la chiave universale. La direzione dell’hotel, come riporta Il Mattino, ha avvertito i carabinieri della locale compagnia, diretta dal capitano Francesco Filippo, che hanno avviato le indagini ed effettuato i primi rilievi. E hanno scoperto che le generalità sui documenti presentati per l’affitto della stanza, erano quelle di una persona inesistente. E grazie alla comparazione delle impronte digitali post mortem, si è scoperto che si trattava di Gaetano Becchimanzi e che il suo nome risultava sull’elenco dei ricercati con condanna definitiva. Da una prima ispezione del cadavere, effettuata dal medico legale, il corpo non presentava segni evidenti di lesione. E anche la camera era in perfetto ordine. Per chiarire le cause del decesso, il pm ha disposto il trasferimento della salma all’Istituto di Medicina Legale di Napoli dove verrà effettuata l’autopsia.