La legarono al sedile dell’auto afferrandola per la gola, le bloccarono i polsi con delle fascette di quelle in uso agli elettricisti e la condussero in una mansarda abbandonata nella zona di Bellizzi. Per una notte intera la tennero prigioniera violentandola a turno e minacciandola di morte se non si fosse piegata alle loro voglie. Rischiano 8 anni di reclusione Giovanni Rispoli, 63 anni e Salvatore Marrone, 56 anni, entrambi di Positano finiti in manette nel gennaio 2014 in seguito alla denuncia della giovane prostituta. Questa, almeno, la richiesta formalizzata dal pm ai giudici della terza sezione penale di Salerno (presidente Palumbo, a latere Giocoli e D’Avino) all’esito del processo di primo grado. Son o accusati di sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e rapina. Nel corso del processo è stata la stessa vittima della violenza a raccontare ai giudici quella notte di terrore del 20 gennaio 2014 in cui fu adescata dai due, rapinata del telefono cellulare, dei documenti e di una postepay ricaricabile, e condotta in una mansarda nella zona di Bellizzi dove andò in scena l’orrore.