Sono stati condannati a sei anni di reclusione i quattro componenti della banda accusati di aver preso parte il 7 ottobre 2015 alla sanguinosa rapina ai danni di un gioielliere a Ercolano. La sentenza di condanna è stata pronunciata oggi dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Napoli, Pietro Carola, nel giudizio abbreviato richiesto da tutti gli imputati. Il gioielliere, Giuseppe Castaldo, armato di pistola legalmente detenuta, aprì il fuoco contro due componenti della banda, Luigi Tedeschi e Bruno Petrone, uccidendoli sul colpo. Castaldo aveva prelevato 5mila euro da una filiale del Banco di Napoli vicino agli Scavi archeologici, in compagnia di un amico, quando una volta giunto nel parcheggio di un deposito di bibite venne affrontato da Tedeschi e Petrone. I due in sella ad scooter e sotto minaccia di pistola, che poi si rivelerà caricata a salve, gli intimarono di consegnare i soldi non accorgendosi che il gioielliere era armato. Lui, vistosi alle strette, sparò uccidendoli sul colpo. Nel giro di poche settimane i carabinieri di Torre del Greco identificano e arrestano gli altri componenti della banda. Salvatore Esposito, Antonio Corvo, Addolorata Esposito e Ernesto Labagnara fanno parte di una banda di professionisti che gravita tra i quartieri napoletani di Secondigliano e della Sanità. Oggi per loro è arrivato la sentenza di condanna.