“Non amo i termovalorizzatori, ma odio molto di più le discariche, e mi vergogno di vivere in un paese pieno di discariche; non solo nel sud, ma anche qui. In Toscana abbiamo più discariche che impianti di termovalorizzazione. E attenzione, chi è che ha in mano il business delle discariche nel nostro paese? Le mafie, la camorra. Noi rischiamo di mettere in mano l’economia dei rifiuti della nostra regione in mano alla camorra“. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, parlando oggi al Consiglio generale della Cisl di Firenze/Prato. “Sono passati in sordina gli 8 arresti e altrettanti fermi il 13 settembre scorso – ha aggiunto – con ingresso di camorra e Casalesi nel business dei rifiuti della nostra regione. Non vedo comitati per no, non vedo i comitati di mamme no inceneritore contro illegalità di mafia e la camorra“. Il sindaco ha spiegato di voler “scendere in piazza con il sindacato contro l’illegalità, perchè non c’e’ niente di peggio per il mondo del lavoro della mafia e dell’illegalità; il nostro vero avversario è quello. Dove invece c’e’ un approccio industriale e pubblico, trasparente, nella gestione sistema rifiuti, guarda caso, non entra la criminalità. Non l’ho mai vista la mafia tifare per realizzare gli impianti di termovalorizzazione ci sarà un motivo?”. In Toscana, ha concluso il sindaco, “i rifiuti si mettono sotto terra: ma non voglio vivere in una regione dove si mettono i rifiuti sotto terra, non è questa la soluzione”.