“Quando la squadra e’ uscita per il riscaldamento il Benfica vinceva 3-1, quando e’ rientrata e’ arrivata la notizia del 3-3: a quel punto hanno realizzato che vincere o pareggiare era uguale, e questo ci ha tolto determinazione necessaria. La vittoria non ci avrebbe dato niente in piu’, bisognava pareggiare comunque a Lisbona e questo ci ha influenzato in negativo. Fino a un quarto d’ora dalla partita c’era la grande voglia legata a vincere, poi e’ cambiato tutto, e’ difficile non essere influenzati da nulla. Se ti rendi conto che e’ uguale se pareggi o perdi, e’ difficile avere il sangue agli occhi”. Maurizio Sarri individua nel 3-3 in Turchia tra Besiktas e Benfica il principale ‘colpevole’ della scialba prova del suo NAPOLI, che non e’ andato oltre lo 0-0 casalingo con la Dinamo Kiev, mettendo a rischio la qualificazione agli ottavi di Champions League. “Nel primo tempo abbiamo messo Mertens tre volte uno contro uno contro il portiere, si poteva segnare anche prima – aggiunge il tecnico toscano ai microfoni di Premium Sport -. Gabbiadini avevo difficolta’ a metterlo, fino a ieri aveva qualche leggero fastidio al polpaccio, non volevo farlo giocare piu’ di tanto. Lui di solito e’ piu’ bravo in certe situazioni al limite dell’area, siamo stati anche un po’ sfortunati: se avevamo piu’ rabbia e determinazione riuscivamo a fare risultato”. Poi aggiunge che “la Dinamo da luglio a oggi ha perso una sola partita in trasferta, questo significa che fuoricasa fanno risultato. Il nostro girone e’ questo, e’ equilibrato, era abbastanza chiaro che saremmo arrivati all’ultima giornata”.
A chi gli chiede infine se il Napoli abbia perso un pizzico di entusiasmo e brillantezza rispetto alla scorsa stagione, Sarri replica che “questa sensazione l’ho avuta un mesetto fa, da allora ho visto rifiorire la squadra in allenamento e poi ha fatto partite di grande fame. Credo che quella di stasera sia una questione episodica, mi auguro che non si cada di nuovo in una situazione di torpore vista un mese fa e che consideravo superata”.