Scafati. La Legge Severino, prima dell’arresto e prima dello scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni malavitose. E’ questa la spada di Damocle per il sindaco Angelo Pasqualino Aliberti. La decisione del Tribunale del Riesame che di fatto dispone, in attesa della decisione della Cassazione, l’arresto in carcere per il primo cittadino di Scafati apre le porte al preponderante ingresso della Legge Severino in tema di sospensione di amministratori pubblici, destinatari di un provvedimento cautelare. E, dunque, il Prefetto di Salerno, Salvatore Malfi, già nelle prossime ore potrebbe emettere un decreto di sospensione dalla carica di Sindaco per Pasquale Aliberti, in virtù dell’articolo 11 comma 5 della Legge che porta il nome dell’ex ministro Severino. Un provvedimento, anche questo impugnabile da parte del sindaco in carica, accusato di essere stato eletto con i voti della camorra e dei vari clan che nell’ultimo decennio si sono succeduti alla guida criminale del paese. La sospensione dalla carica di sindaco porrebbe l’attuale vice sindaco alla guida dell’amministrazione di centrodestra.(segue)
Rosaria Federico