Torre del Greco, uccise l’amico per gioco: 12 mesi di lavori socialmente utili

I giudici del tribunale dei minori di Napoli hanno accolto la richiesta dei legali del 15enne S. G. di Torre del Greco che ad agosto dello scorso anno uccise il suo amico 19enne Pietro Spineto mentre giocavano con una pistola ritrovata in un giardino. Non fu un atto volontario e per questo che i giudici gli hanno concesso la messa in prova condannandolo a dodici mesi di lavori socialmente utili. Il ragazzo confessoÌ€ ai poliziotti a di aver sparato al giovane per un gioco finito male. La pistola era stata trovata nel giardino di un vecchio palazzo in vico delle Bufale dove erano andati a dare da mangiare a dei cani. Pietro avrebbe tolto il caricatore e, convinto che l’arma fosse scarica, avrebbe esploso cinque colpi, andati tutti a vuoto. Poi l’arma fu impugnata da S.G  che esplose un solo colpo di pistola che uccise il suo amico Pietro Spineto. L’arma del delitto fu ritrovata solo dopo alcuni giorni dalla tragedia. Il padre del ragazzo si presentò alla polizia e raccontò quanto accaduto. L’uomo, ritenuto dagli investigatori contiguo al clan Falanga, fu arrestatoper detenzione e porto illegale di arma clandestina: reato per cui eÌ€ stato condannato a tre anni.

(nella foto il luogo della tragedia e nel riquadro la vittima, Pietro Spineto)


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