Vergogna a Benevento: fornivano cibi di scarto e avanzi ai degenti degli ospedali di tutta la Provincia

Sequestri a carico di una impresa per un milione e mezzo di euro: è il bilancio di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Benevento sull’appalto del servizio di mensa per gli istituti scolastici nel capoluogo sannita, nonché di alcune strutture facenti capo all’Asl di Benevento. L’operazione è stata coordinata dalla procura di Benevento, retta da Giovanni Conzo.

Nel corso delle indagini  è emerso, come spiega il procuratore della Repubblica, Giovanni Conzo, che la società coinvolta utilizzava ”anche grassi di scarto e rimasugli vari per la confezione di pasti liquidi a malati che si alimentavano con il sondino”. Il tutto ”nella totale noncuranza che i destinatari del servizio reso fossero scolari in tenera età, anziani e malati psichiatrici e quindi categorie di soggetti deboli, non in grado di far valere le proprie ragioni e i propri diritti”.

La Guardia di Finanza ha effettuato questa mattina un sequestro preventivo di oltre un milione di euro a carico di due amministratori di fatto della società Ristorò che gestiva il servizio mensa nel periodo compreso tra il 2012 e il 2014. L’accusa è di truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione e frode in pubbliche forniture.

In particolare, la Guardia di Finanza ha accertato un disegno criminoso finalizzato ad aumentare i guadagni d’impresa, a discapito della qualità dei pasti in tutte le fasi di esecuzione degli appalti, violando palesemente le regole imposte dal capitolato contrattuale.
E’ così emerso un sistematico riciclo di cibo avanzato nelle scuole, finanche addentato e non consumato del tutto, che in seguito veniva destinato per la preparazione dei pasti serali agli ospiti delle strutture sanitarie i quali, in più occasioni, constatato che la pietanza fosse immangiabile, si rifiutavano di consumarla.Un ulteriore aspetto che denota la gravità delle azioni poste in essere concerne l’utilizzo anche di grassi di scarto e rimasugli vari per la confezione di pasti liquidi a soggetti che si alimentavano con il sondino. Le condotte descritte erano attuate nella totale noncuranza che i destinatari del servizio reso fossero scolari in tenera età, anziani e malati psichiatrici, e quindi categorie di soggetti deboli, non in grado di far valere le proprie ragioni e diritti.
Il provvedimento cautelare e le relative indagini costituiscono attuazione delle direttive investigative della Procura della Repubblica, finalizzate a colpire coloro che commettono reati a danno della Pubblica Amministrazione, peraltro accumulando patrimoni illeciti, con il sequestro dei patrimoni proventi di reato. Il contrasto di tali attività illecite diventa una priorità assoluta in quanto tali fenomeni criminosi hanno un rilevante impatto sociale, con ripercussioni negative sull’intera collettività e, nel caso specifico, su fasce della cittadinanza particolarmente deboli e meritevoli di tutela.

Le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Benevento proseguono per individuare le responsabilità penali dei vari amministratori e operatori che gestivano direttamente il servizio mensa. Il servizio mensa a Benevento è al centro ormai da anni di una serie di inchieste della Guardia di Finanza relative proprio alla qualità ma anche alla alle caratteristiche dei pasti che vengono forniti agli alunni. In particolare, ulteriori indagini riguardano i ribassi eccessivi che sono stati effettuati nelle gare nella amministrazioni precedenti a quella attuale.


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