Un presepe vivente percorrerà le strade di Secondigliano, alla periferia di Napoli; sarà ispirato alle sette opere di Misericordia e si terrà il 28 e 29 dicembre e il 5 gennaio a partire dalle 18 per iniziativa della parrocchia dell’Immacolata Concezione a Capodichino. Il quadro principale, la Natività, verrà messo in scena in un cortile, in corso Secondigliano 59, a fare da sfondo la riproduzione fedele del quadro del Caravaggio a grandezza naturale. In strada ci saranno 35 figuranti e, lungo il percorso verranno installati 15 pannelli che racconteranno le opere di misericordia. La rappresentazione si ispira al tema dei migranti, la Sacra famiglia è una coppia di profughi siriani mentre i re magi sono un pescatore, un medico e una guarda costiera. La culla sarà un barcone, per ricordare le vite spezzate di chi non ce l’ha fatta, ma anche che Cristo su una barca ha fatto alcune delle cose più importanti. Accanto ai canti della tradizione natalizia, a fare da colonna sonora ci saranno brani di oggi come quelli di Ligabue, Jovanotti e di Marco Mengoni. “Abbiamo scelto il tema della misericordia e dei migranti – spiega il parroco don Vincenzo Doriano De Luca – per dire che Secondigliano, terra anche difficile, sa leggere qualcosa di bello ed è un quartiere che sa accogliere, la nostra comunità ha scelto già da tempo progetti internazionali, ed è proprio ai francescani di Aleppo che destiniamo quest’anno il ricavato della culla della carità, un progetto di solidarietà”. Tutto nell’ottica del Natale perché, come ha ricordato il vicario episcopale della Carità, don Tonino Palmese, “si possa passare da una logica che respinge ad un abbraccio che accoglie”. Il presepe vivente è coordinato da Bruno Capone, Paola Ciriello, Emanuele Raiano e Costanza Vergolino.