Ankara, ucciso l’ambasciatore russo: è stato un estremista islamico

Ankara. Un uomo armato ha ucciso l’ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov, sparando contro di lui durante una mostra fotografica ad Ankara. L’attentatore è stato poi ucciso in un blitz della polizia turca. Il diplomatico è morto in ospedale, dove era stato inizialmente ricoverato.

“Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui”. È questa una delle frasi che l’attentatore avrebbe urlato prima di sparare all’ambasciatore russo. Lo hanno riferito alcuni giornalisti presenti al momento dell’attacco. L’attentatore è stato poi ucciso nel successivo blitz della polizia.

“Condanniamo questo atto di violenza, qualsiasi sia la sua fonte”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, John Kirby, riguardo all’attentato. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con lui e la sua famiglia”.
Intanto il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità una risoluzione per l’invio degli osservatori ad Aleppo, in Siria. Il testo, su cui è stato trovato l’accordo tra Russia e occidentali dopo un lungo braccio di ferro, “chiede al segretario generale di adottare misure urgenti in modo da fornire disposizioni in coordinamento con le parti interessate, per consentire il monitoraggio da parte delle Nazioni Unite sul benessere dei civili nei quartieri orientali della città di Aleppo”.
(fonte Ansa)


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