Torre del Greco. Un tesoretto di 17 milioni di euro rientra dall’isola caraibica, cara a Berlusconi, St. Lucia. Un tesoretto rientrato grazie allo scudo fiscale e che andrà nelle casse della Sdf, la società di fatto, della fallita holding Deiulemar. Quel tesoretto servirà a ristorare i risparmiatori truffati della società armatrice di Torre del Greco. Una buona notizia, per il comitato dei risparmiatori che sta conducendo una battaglia acerrima per recuperare i soldi dilapidati o nascosti dalle famiglie Della Gatta e Iuliano. Quel tesoretto finito su un conto della società di fatto, poi, fallita ha fatto rientro in Italia. Il 70% sarà disponibile per i creditori e confluirà – grazie alla sentenza della Cassazione di luglio scorso che confermava l’esistenza della società di fatto degli armatori Deiulemar – nel fallimento principale. Dopo la revoca della curatela fallimentare, disposta dal giudice Massimo Palescandolo, composta da Antonella De Luca, Vincenzo Masciello e Vittorio Costantini, gestiranno i rapporti con i creditori tre noti professionisti locali: i commercialisti Vincenzo Di Paolo, Alfonso Iovane e Paola Mazza. E nel difficile compito delle ripartizioni, il danaro proveniente da St. Lucia nei Caraibi sarà una boccata d’ossigeno per gli obbligazionisti che avevano investito nella holding perdendo i risparmi di una vita. Una buona notizia “natalizia” per tutti. Naturalemnte prima che si cominci a dividere i soldi tra i risparmiatori passerà qualche mese nel frattempo si spera che Pasquale e Angelo Della Gatta nel loro impeto di “buonismo” visto che hanno deciso di collaborare con la giustzia facciano trovare il vero tesoro nascosto e che nel frattempo si risolva il contenzioso tecnico-giuridico-economico con Malta dove c’è una buona fetta del vero tesoro della Deiulemar.
Rosaria Federico
(riproduzione riservata)