Bimba di Caivano annegata in un lido di Capaccio: in tre rinviati a giudizio

Il pm Maurizio Cardea della Procura di Salerno ha ottenuto il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio colposo per tre persone che avrebbero causato la morte di un bimba di 12 anni di Caivano annegato in un lido di Capaccio-Paestum nell’estate del 2014. Alla sbarra ci sono il proprietario del lido Stefano Mauro, il bagnino Amedeo Milito mentre il sottuffi­ciale Raffaele Taddeo della Capitaneria di Porto di Salerno, sezione Agropoli, risponde di falso in atto pub­blico. Il Gup Ubaldo Perrotta ha accolto le richieste del pm Cardea fissando il processo per il prossimo anno. La tragedia avvenne tra il villaggio Ulisse e l’Hotel Par­co dei Principi. La 12enne Angela Angelino di Caivano era in spiaggia insieme ai genitori per trascorrere una giornata al mare. Era entrata in acqua insieme al padre ma causa le forti correnti alimentate dal vento era stata trascinata a largo. Il papà aveva tentato di rag­giungerla, senza riuscirci. Era annegata, il corpo era stato spinto verso il tratto di spiaggia nei pressi del “Villaggio Ulisse”. Inter­vennero alcuni bagnini, che notarono la drammatica scena, e riportarono il corpo sulla battigia. E a nulla ser­vì l’intervento dei volontari del 118 che tentarono di ria­nimarla. A distanza di oltre due anni da quella tragedia, la Procura ha chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio per i tre indagati.


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