E’ agli arresti domiciliari e vuole lo sconto di pena, visto che ha chiesto di essere processato con il rito abbreviato, il collaborante Mario Cerrone, il noto broker del narcotraffico di Fuorigrotta che insieme con il superlatitante Raffaeele Imperiale, lo stabiese conosciuto come “lelluccio ‘ o parente” aveva acquistato con i soldi della cassa degli “scissionisti” di Secondigliano i due famosi Van Gogh rubati nel 2002 al museo di Amsterdam. Cerrone era stato arrestato a gennaio scorso nell’ambito di una mega inchiesta sul colossale traffico internazionale di droga messo in piedi dallo stesso e da Imperiale per contro degli “spagnoli” Amato-Pagano. Nei mesi scorsi Cerrone ha collaborato con la giustizia tanto da far ritrovare a Castellammare di Stabia a casa della famiglia di Imperiale i due famosi Van Gogh: “La spiaggia di Scheveningen durante un temporale” dell’agosto 1882 e “Lasciando la congregazione della chiesa riformata di Nuenen” che risale invece al 1884. Il secondo dipinto è particolarmente prezioso perché non esistono né schizzi né bozzetti. Cerrone oltre ai quadri ha fatto ritrivare un tesoretto da circa 100 milioni di euro agli investigatori e ora attende dai domiciliari il prossimo processo che si svolgerà come richiesto dal suo avvocato (che è lo stesso scelto da Imperiale) Maurizio Frizzi di Genova con il rito abbreviato.