L’ex boss ormai pentito a tutti gli effetti Marco Mariano del clan dei Picuzzoi dei Quartieri Spagnoli sta raccontanto gli utlimi trent’anni di camorra nel centro storico di Napoli. Con il pm Michele Del Prete della Dda di Napoli sta affrontando tutto un lungo elenco di fatti di sangue rimasti “cold case” per anni. Come quello raccontato nel verbale del 15 settembre scorso e riportato dal quotidiano Il Roma
Mariano: «Deduco che fosse tra gli operatori esecutori di alcune azioni criminali, anche perché ho certezza che avemmo certezza che fu lui a sparare a Luigi Musella».
Del Prete: «Un altro omicidio».
Mariano: «A piazza Dante, tentato omicidio».
Del Prete: «Prima di questo qua di Campagna, in che anno?».
Mariano: «1989, 1990».
Del Prete: «Va bene, insomma sapevate che lui era».
Mariano: «Ci fu un attentato a piazza Dante».
Del Prete: «Non escludo che possa aver partecipato anche lui a questo episodio di sangue anche perché».
Mariano: «Perché all’epoca il gruppo operativo era tra Cardillo, Bianco».
Del Prete: «No, no, questo qua che sta dicendo, perché tra il 1989 e 1990?».
Mariano: «1989, 1990 ci risulta, mi risulta direttamente che».
Del Prete: Tra il 1989 e 1990 mi risulta che Paolo Pesce».
Mariano: «Tentò di ammazzare Luigi Musella».
Del Prete: «Chi è questo Luigi Musella?».
Mariano: «Alias “’o ninno”, una persona amica nostra».
Del Prete: «Tentò di uccidere Musella, per quale motivo non lo sapete?».
Mariano: «No, non mi ricordo, lo so certamente, in questo momento mi sfugge»
Del Prete: «A piazza Trieste e Trento successe?».
Mariano: «No, a piazza Dante, vicino alla pizzeria 53».
Del Prete: «A piazza Dante»,
Mariano: «E di questo fatto chiedemmo spiegazioni perché non era».
Del Prete: «Autorizzato».
Mariano: «Non era avvenuto sotto le nostre autorizzazioni»
Del Prete: «E a chi chiedeste? A Cardillo?».
Mariano: «A Cardillo e mi fece capire che era stato lui per ragioni personali che non mi ricordo».
«A proposito di Paolo Pesce, confermo quanto già riferito in precedenza e cioè che pur essendo quest’ultimo, in quel periodo, un componente del gruppo di fuoco del gruppo delle cosiddette Teste Matte e prima ancora al gruppo di Cardillo Salvatore di San’Anna di Palazzo, non ricordo se Cardillo mi disse che all’omicidio di Campagna, aveva proceduto anche lui. Non escludo che abbia partecipato anche lui a questo episodio di sangue anche perché tra il 1989 e 1990 mi risulta che Paolo Pesce tentò di uccidere Luigi Musella, alias “’o ninno”, persona a noi vicina a piazza Dante vicino alla pizzeria del ”53”. Di que- sto mi parlò Salvatore Cardillo al quale avevo chiesto spiegazioni, dicendomi che Paolo Pesce lo aveva fatto per ragioni personali».