Camorra, Marco Mariano: “Ecco come fu ucciso Giuseppe Campagna”

Potrebbe riaprire una nuova stagione di “Cold Case” la fortunata serie Tv del Crime americano. Marco Mariano, la “mente” organizzativa ed economica del clan dei “Picuozzi” dei Quartieri Spagnoli da quando si è pentito da tre mesi a questa parte sta raccontando di tutto ai magistrati della Dda di Napoli. È un fiume in piena sta parlando di omicidi vecchi di oltre 20 anni che hanno portato a riaprire vecchi casi che adesso hanno degli sbocchi investigativi importanti. Innanzitutto Marco Mariano ha parlato dell’omicidio di Giuseppe Campagna avvenuto ben 26 anni fa, per il quale lo stesso è stato imputato con il fratello Ciro e altre suoi fedelissimi. Il quotidiano il “Roma” pubblica in esclusiva i suoi verbali e si suoi racconti. Ecco quello del 15 SETTEMBRE 2016 con il pm Del Prete della Dda di Napoli.

Del Prete: «Vi volevo chiedere un’altra cosa sull’omicidio Campagna, noi ne abbiamo parlato abbondantemente sull’omicidio Campagna, noi nei abbiamo parlato l’altra volta».

Mariano: «Sì».
Del Prete: «Voi ci avete sicuramente detto che, avete spiegato bene le responsabilità di Ciro, quelle degli altri autori, sopratutto avete detto che secondo voi Cardillo in quale modo c’entrava sicuramente,no?».
Mariano: «No, Cardillo, c’entra sicuramente. Dunque ho fatto mente locale, che insomma è un fatto risalente agli anni».
Del Prete: «Novanta».

Mariano: «Nel Novanta io ero latitante».
Del Prete: «Sì».
Mariano: «Mi ricordo benissimo, però naturalmente ero presente a Napoli. L’ho incontrato al Castello dei Barbari, abbiamo cenato insieme io, Salvatore Cardillo e Antonio Esposito».
Del Prete: «’o Pallino?».

Mariano: «Uhm, E di questo fatto ne abbiamo parlato e lui è pienamente responsabile».

Del Prete: «Allora, omicidio Giuseppe Campagna».

Mariano: «Non ho alcun dubbio sulla responsabilità di Salvatore Cardillo».
Del Prete: «Confermo quanto da me già dichiarano negli scorsi interrogatori e ribadisco che, tra i mandanti di questo omicidio?».
Mariano: «Non tra i mandanti».
Del Prete: «Gli organizzatori?».
Mariano: «Tra gli organizzatori ed esecutori».
Del Prete: «Anche l’esecutore, è sicuro? Siete sicuro di questo?».
Mariano: «È uno che…».

Del Prete: «Che intende per esecutore?».
Mariano: «Esecutore dell’operazione».
Del Prete: «Quindi organizzatore?»
Mariano: «Sì».
Del Prete: «Tra gli organizzatori dell’omicidio vi sia sicuramente Salvatore Cardillo».
Mariano: «Sì».
Del Prete: «È c’è anche Pesce».
Mariano: «Si, Paolo Pesce».

Del Prete: «Voi dite che l’omicidio fu organizzato dal gruppo di Sant’Anna di Palazzo, cioè Salvatore Cardillo, Paolo Pesce, Gennaro Oliva figlio di “’o moccillo”, Gennaro Oliva, quello delle Teste Matte. Quella sera ci trovavamo all’interno di un basso di proprietà di mio fratello Ciro, dove spesso ci intrattenevamo, mi ricordo che oltre a me c’era Giuseppe Ammendola e altri, mio fratello Ciro non era presente ma come ho detto era libero in quanto era latitante. Non ricordo se c’era anche Cardillo all’interno del basso».

Mariano: «Sì».
Del Prete: «La sera dell’omicidio, ma ricordo che successivamente ne ho parlato con lui di questo omicidio e mi ha confermato che era stato lui ad organizzare».
Mariano: «Sì, sì».
Del Prete: «Io non ricordo neppure se si è informato mio fratello Ciro nel dettaglio… Va bene avete spietato la vostra… A proposito di invece Chiepeppe dite: “non ricordo se Cardillo mi disse che all’omicidio aveva partecipato anche Paolo Pesce”. Quindi non ve lo ricordate questo?».

Mariano: «Non me lo ricordo con esattezza, quello che posso confermare era che era tra coloro che partecipavano direttamente alle azioni di fuoco, così come ho ben chiarito…».
Del Prete: «Ah, quindi praticamente desumente che possa essere, diciamo, una persona…Ma non sapete se ci ha partecipato veramente».

Mariano: «No so se con esattezza ha partecipato».
Del Prete: «Quindi confermato quanto avete detto l’altra volta».
Mariano: «Sì».
Del Prete: «A proposito di Paolo Pesce, confermo quanto già riferito in precedenza e cioè che pur essendo que- st’ultimo, in quel periodo, un componente, del gruppo di fuoco?».
Mariano: «Sì».
Del Prete: «A proposito di Paolo Pesce confermo quanto ho già riferito l’altra volta, che era un componente del gruppo di fuoco?».
Mariano: «Sì».
Del Prete: «Del gruppo di Sant’Anna di Palazzo o delle teste matte?».
Mariano: «Di Sant’Anna di Palazzo prima e delle Teste Matte, lo nascono come teste Matte, per erano..».
Del Prete: «Legati a Cardillo?».
Mariano: «Erano inizialmente legati ai Mariano, poi prendono corpo insieme agli scissionisti».
Del Prete: «Del gruppo di fuoco del gruppo delle cosiddette Teste Matte e prima ancora al gruppo di Salvatore Cardillo di Sant’Anna di Palazzo».
Mariano: «Rispondevano a me direttamente, fino alla data del mio arresto del 17 marzo del 1990».
Del Prete: «Quindi chipeppe all’epoca non aveva nessuno ruolo particolare?».

Mariano: «Non era nessuno, tra virgolette era un ragazzo che si stava».
Del Prete: «Quindi per questo potete non saperlo».
Mariano: «Per questa ragione, non mi ricordo che».
Del Prete: «Non mi ricordo se Cardillo mi disse che all’omicidio di Campagna avesse proceduto anche lui».


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