Dal carcere duro agli arresti domiciliari: la clamorosa scarcerazione del boss del clan Mallardo

Dal regime del carcere duro ai domiciliari: clamorosa decisione nei confronti di Giuliano Amicone, detto giulianiello ’o sic uno dei capi del clan Mallardo di Giugliano. Il boss, come riporta Il Roma,  a seguito dell’istanza presentata dagli avvocati Antonio Giuliano Russo e Antimo d’Alterio, ha ottenuto gli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Giugliano per motivi di salute. La decisione è stata presa dalla IV Sezione Penale del tribunale di Napoli.
Il boss era detenuto nel carcere di Opera, a Milano e secondo i legali il carcere non avrebbe potuto garantire una corretta alimentazione al detenuto, affetto da una malattia ai reni. Il perito nominato dal tribunale ha confermato tale ipotesi ed i giudici hanno così deciso di scar-cerare Amicone, concedendogli i domiciliari presso la sua abita-zione. Il boss fu arrestato nel febbraio del 2013. Era ricercato da oltre un anno, fu rintracciato in casa di una donna di 38 anni. I carabinieri fecero irruzione in un appartamento al terzo piano in via Oasi del Sacro Cuore, dove trovarono Amicone e la proprietaria della casa, una 38enne del luogo. Amicone fu coinvolto già nell’operazione “Lilium” messa a segno dai carabinieri del Ros, dove finirono in manette 18 persone, accusate a vario titolo di a sociazione di tipo mafioso, estorsione aggravata e detenzione di armi da guerra.


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