“Quando hai la coscienza tranquilla si va avanti oppure qui moriamo di avvisi di garanzia mentre i cittadini non hanno neanche i servizi essenziali” ha detto il governatore Vincenzo De Luca all’inaugurazione di tre servizi operativi nell’Ospedale del Mare. De Luca, che non ha voluto commentare a margine l’indagine per voto di scambio nella quale è coinvolto, tuttavia riferendosi a Verdoliva, commissario per l’ultimazione della struttura, ha detto che è necessario “avere dirigenti che non hanno paura di mettere una firma, e che mettono in conto di ricevere un avviso di garanzia”.
Nei prossimi giorni il pm Stefania Buda, titolare dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, interrogherà altri testimoni. Secondo quanto si è appreso il magistrato dovrebbe ascoltare in particolare esponenti del comitato per il Sì al referendum per la riforma costituzionale nonché gli organizzatori dell’incontro tra De Luca e i sindaci della Campania. Tra gli esponenti del comitato figurano anche Piero De Luca, figlio del governatore della Campania e Francesco Nicodemo. Il pm potrebbe interrogare anche alcuni sindaci che presero parte alla riunione. L’indagine potrebbe essere estesa anche ad altri analoghi incontri organizzati in diverse località della regione; non risulta tuttavia che esistano altre registrazioni di tali incontri diversamente da quello avvenuto a NAPOLI all’hotel Ramada
“Apprendiamo che la Procura di Napoli indaga il presidente De Luca per l’ipotesi di voto di scambio. Non commentiamo le indagini. Posso solo dire che questa indagine nasce anche dall’esposto che il Movimento 5 Stelle ha presentato, lo scorso 23 novembre, all’attenzione della Procura. Il contenuto ed i fatti emersi nel corso della riunione di De Luca con i 300 amministratori Pd campani all’Hotel Ramada, lo scorso 15 novembre, ci è sembrato così rilevante, gravissimo e agghiacciante da chiedere ai magistrati l’accertamento della verità. Abbiamo fiducia e lasciamo che la magistratura con serenità faccia il suo rigoroso lavoro d’approfondimento”. Lo ha detto Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, in un’intervista a Mattina 9, programma in onda sull’emittente Canale 9-7 Gold. “Il presidente De Luca che è un abile manipolatore della comunicazione ha tentato, anche ieri in Consiglio regionale, in ogni modo di ridimensionare la vicenda – spiega Ciarambino – liquidare il tutto con la storiella della battuta goliardica sulla frittura di pesce”. “Abbiamo ritenuto invece che ci fossero elementi di estrema gravità – conclude Ciarambino – responsabilmente abbiamo svolto il nostro dovere prima di tutto come cittadini e poi di portavoce dei cittadini nelle istituzioni segnalando la vicenda alla Procura e adesso sappiamo che in tutta serenità i magistrati faranno il loro lavoro e accerteranno, come sempre, la verità”.